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Personaggi da asta: una strategia ben precisa che non funziona mai

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Sono i giorni dell’asta. C’è chi la fa adesso, chi l’ha fatta ad agosto, ma resta sempre l’appuntamento più atteso da tutti i fantallenatori. Un momento in cui escono tanti tipi di atteggiamenti diversi, di cui si scherza durante...
Guglielmo Cannavale

Sono i giorni dell’asta. C’è chi la fa adesso, chi l'ha fatta ad agosto, ma resta sempre l’appuntamento più atteso da tutti i fantallenatori. Un momento in cui escono tanti tipi di atteggiamenti diversi, di cui si scherza durante l’anno. Questo è uno: 

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La sua strategia ormai la sanno tutti, perché ogni anno e la stessa. Ma anche se non vince mai, ci riprova sempre. Vuole risparmiare, compra gli scarti in difesa e in centrocampo perché vuole il top player. Comincia l'asta, tocca ai portieri. Pur di risparmiare qualcosa (non sono soldi veri, ricordiamolo, ma lui non lo sa), parte con un’improbabile accoppiata Belec-Cordaz. In difesa, si concede il lusso di prendere Silvestre a 4, poi tutti a 1. Ceccherini è un pezzo pregiato della sua difesa, per dire.


A centrocampo la situazione non migliora, mentre gli altri prendono Perotti e Perisic lui resta fermo. C’è chi ha già finito e ne ha presi otto, lui invece ne ha presi solo due e poi tutti gli altri li comprerà a 1. E ci mette mezz’ora perché deve controllare bene la lista Gazzetta. Che poi tanto prende giocatori che poi finiscono in panchina a novembre. Ma ce l’ha fatta, è arrivato all’attacco con più soldi di tutti. Ha ancora da spendere 410 milioni su 500. Come va a finire? L'anno scorso ha preso Dybala, due anni fa Dzeko, tre anni fa Gomez. E sappiamo tutti com'è andata a finire.