OCHOA - "Memo è un portiere che è sempre nello spazio giusto e poi ha dei riflessimi fortissimi. Ha esperienza, ha un'energia straordinaria verso i suoi compagni. Merita tutto il bene del mondo. Ochoa ha fatto tante parate sul breve, è super reattivo, legge sempre le azioni in anticipo e questo fa la differenza".
CRESCITA - "Mi sono adattato entrando a stagione in corso, abbiamo bisogno di risultati e poi capire le caratteristiche della rosa. I ragazzi stanno lavorando molto bene e stanno meritando questi risultati".
DIA - "Perchè in panchina? Parlare alla fine della partita è troppo semplice. La mia strategia era chiara, affrontavamo una squadra individualmente e collettivamente forte e bisognava trovare qualche contromisura. A me interessa aver visto l'entusiasmo e la voglia negli occhi dei ragazzi, nel secondo tempo sentivamo fosse necessario dare una spinta in più. Il discorso del Ramadan incide, soprattutto per chi era reduce da diversi viaggi con la propria nazionale. Ho deciso di essere più equilibrato all'inizio e alzare il baricentro nella ripresa. Potevo inserirlo già a metà del primo tempo, ma ho preferito attendere l'intervallo sia per sorprendere Inzaghi, sia per spiegare bene ai ragazzi cosa volessi da loro".
NICOLUSSI - "E' un ragazzo che ha voglia di arrivare al calcio che conta, è un grande professionista e un giocatore esemplare. Non ha mai abbassato la testa, ha lavorato tantissimo migliorando nel posizionamento e nell'orientamento in campo. Vede in anticipo rispetto ad altri, per arrivare ad essere un top player deve abbinare il pensiero alla rapidità d'esecuzione. Già a La Spezia avevo pensato di inserirlo, ma ho preferito inserire due palleggiatori. Ma sapevo che potevo contare su di lui, è stato incisivo sul risultato finale".
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