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Nicola: “Nuovo infortunio per Gyomber. Bonazzoli non stava bene, il ruolo di Dia…”

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Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha parlato a DAZN dopo la sconfitta contro il Napoli: “Abbiamo dato tutto, abbiamo incontrato una squadra che finora ha perso solo una volta e pareggiato due o tre volte. Non abbiamo preso i...
Guglielmo Cannavale

Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha parlato a DAZN dopo la sconfitta contro il Napoli: "Abbiamo dato tutto, abbiamo incontrato una squadra che finora ha perso solo una volta e pareggiato due o tre volte. Non abbiamo preso i contropiedi che di solito prendevamo nell'ultimo periodo. Contenti della compattezza ritrovata. Potevamo anche riaprirla ma Meret ha fatto una grande parata. Abbiamo avuto meno giorni per preparare la partita e con alcuni calciatori fermati dall'influenza, i ragazzi però hanno dato tutto. Dietro abbiamo giocati con tutti calciatori under, più uno a cnetrocampo e un altro che è entrato nel secondo tempo. Siamo una squadra giovane che ha cercato di fare la sua partita. Ultimamente prendevamo troppe ripartenze e per noi era importante rallentare il ritmo del Napoli. Per il momento che stiamo vivendo, devo dire che questa sera la compattezza è il mattoncino che dobbiamo tenerci stretto, insistendo nelle prossime partite. Sotto questo punto di vista un segnale lo abbiamo dato".

DIA - "Dia è abituato a giocare anche nel 4-3-3 ma poi siamo passati al 4-4-2, anche se cambia poco, si sta portando dal Mondiale un problema alla caviglia. Abbiamo provato a tenere più basso Di Lorenzo. Stiamo provando molte cose anche a seconda degli avversari. Non è mai facile riprendere dopo una sconfitta di quel genere e sotto questo punto di vista un segnale lo abbiamo dato", riporta Tuttosalernitana.


BONAZZOLI - "Bonazzoli ha avuto la febbre, Daniliuc e Bradaric hanno avuto qualche problema. Non siamo al completo, ma il nuovo modo di stare in campo era necessario per opporsi al Napoli".

GYOMBER - "Gyomber ha avuto un infortunio importante ed è stato fermo circa due mesi e mezzo. Abbiamo proceduto con tutte le cautele del caso, sia nell'adattamento all'allenamento sia nel minutaggio delle partite. 20 minuti, poi 45, oggi titolare. Non si è fatto male allo stesso muscolo, il sovraccarico per recuperare dall'infortunio può aver inciso. Ha manifestato un indurimento".

FISCHI - "Fischi? Accettiamo tutto perchè ci dimostrano vicinanza. E' chiaro che la partita di Bergamo è stata vissuta da tutti con forte spirito autocritico. Credo che stasera non fosse facile poter pensare a qualcosa di diverso. I momenti difficili ci sono per tutti. Anche numericamente ci mancava qualcuno. Mi piace mantenere il giusto equilibrio senza farci perdere da situazioni che possano farci perdere entusiasmo".

TATTICA - "Siamo partiti a 4, ma per il grande lavoro fatto da Candreva e Dia spesso eravamo a 5, con l'inserimento di una mezzala che seguiva Zielinski. Di fatto non abbiamo scelto di giocare a cinque, sono le dinamiche della gara che comportano le conseguenze. Abbiamo scelto di bloccare tre difensori, allargandone uno dandogli in consegna il compito di pressare Elmas, con Bradaric su Lozano. Candreva si occupava di Mario Rui. In possesso di palla prendevamo bene la posizione. Questo atteggiamento, contro certi avversari, può essere utile perchè non costringe a scalate troppo lunghe. La rosa è stata costruita per giocare in quel modo lì".

MERCATO - "Alcuni calciatori non ci sono per infortunio, Mazzocchi è una risorsa importante. Non avendolo in questo momento devo impiegare altri calciatori. Abbiamo Candreva e Bradaric, con l'utilizzo di Sambia che stasera ho provato anche terzino. Mi aspetto la crescita di tutti, è importante avere più risorse. E' vero, ci sono delle assenze. In questa squadra ha sempre giocato chi dimostra di performare di più. Capezzi e Kastanos sono stati già identificati dal nostro direttore sportivo rispetto al nostro progetto. Vorrei che il mercato chiudesse il prima possibile perchè può distrarre, e vorrei la squadra definita quanto prima".

RITORNO - "Non voglio che la squadra assorba delle aspettative che vanno oltre la lettura del momento e il nostro percorso. Lo dico dal primo giorno. Ho visto la capacità che ha quest'ambiente, in tutti i suoi interpreti, di generare aspettative e passioni che trascinano, non che mettono pressione. Confido sempre nelle persone, è l'unico modo per produrre cambiamenti e per avere il massimo. La mia lettera? Non mi è piaciuto perdere 8-2 a Bergamo ma non volevo lasciare da soli i miei ragazzi. Non mi arrendo mai, non mi nascondo. Puoi avere mille difetti, ma la lealtà è il valore più importante che voglio veicolare nel calcio. Non ho mai fatto un gesto così in carriera, vado avanti col mio lavoro".