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Sarri: “Zaccagni ha dolore, ecco perché! La pubalgia di Rovella, Patric, Luis Alberto, Vecino…”

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Maurizio Sarri presenta l'ottavo di finale di Champions League di domani contro il Bayern Monaco: ecco le parole dell'allenatore della Lazio sui singoli e non solo a Sky e in conferenza stampa.
Alessandro Cosattini

Maurizio Sarri presenta l'ottavo di finale di Champions League di domani contro il Bayern Monaco. Ecco le parole dell'allenatore della Lazio sui singoli e non solo a Sky e in conferenza stampa: "Dobbiamo pensare che non sia impossibile. Se partiamo col presupposto che sia impossibile, siamo già sconfitti. Sono favoriti, ma serve entusiasmo, fiducia, è una partita bella da vivere. Ci vuole fiducia, vogliamo provarci a tutti i costi, con una bella faccia tosta. Quando ci sarà da soffrire, dovremo farlo tutti assieme, da squadra. Bisogna fare il contrario di quanto fatto con l'Inter in Supercoppa: lì eravamo in balia degli eventi, qui dobbiamo affrontare gli eventi".

INFORTUNATI - "Patric stamattina si è allenato con noi, non ha più grande dolore, ma qualche difficoltà negli scontri fisici. Zaccagni era ancora fuori, ieri con le scarpe senza tacchetti si allenava abbastanza bene, coi tacchetti ha dolore a cambiare direzione. Rovella ha questo inizio di pubalgia che si è riacutizzato e ha difficoltà".


DIVERTIMENTO - "Il gioco si fa anche per divertirsi. Poi è un lavoro chiaro, ma non dico di diventare superficiali infatti. Dico di avere il senso del divertimento in campo, con tutte le responsabilità che ci dobbiamo assumere. Bisogna sempre andare dentro con questo spirito, siamo dei privilegiati a fare questo lavoro, ci piace, lo avremmo fatto anche pagando probabilmente...".

VECINO - "Oggi non stava particolarmente, vediamo come sta domattina e poi decidiamo. Comunque non dovrebbe essere un problema serio".

LUIS ALBERTO - "È il nostro centrocampista più offensivo, gli piace tanto toccare palla, poi dovrebbe essere sì quello più vicino a Ciro in attacco. Il trequartista che voglio io, lui non può farlo. Ci ho giocato per tanto io col trequartista. Ha imparato a fare il centrocampista vero, a costruire e difendere ormai".

PROGETTO SARRI - "Alla società ci pensa il presidente, io gli ho detto cosa penso. Si parla tutti e di tante possibili varianti, poi alla fine vince chi ha il maggior fatturato. È brutto da dire, ma è così, poi ci sono i casi straordinari che si ricordano per 20 anni. Si può fare bene anche senza essere una delle massime potenze nazionali, poi gli investimenti sono determinanti".

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