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Sarri: “Isaksen e Guendouzi? Nuovi non pronti. Abbiamo questi due problemi ora”

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A Sky, DAZN e in conferenza stampa, Maurizio Sarri commenta il pareggio contro il Monza. Ecco le parole dell’allenatore della Lazio: “Punto guadagnato? Tra i due gol sicuramente, siamo stati passivi. Nel secondo tempo si è aperta di più,...
Alessandro Cosattini

A Sky, DAZN e in conferenza stampa, Maurizio Sarri commenta il pareggio contro il Monza. Ecco le parole dell’allenatore della Lazio: “Punto guadagnato? Tra i due gol sicuramente, siamo stati passivi. Nel secondo tempo si è aperta di più, abbiamo avuto palle gol nette anche noi. Siamo in un momento in cui tante cose non ci vengono bene. Siamo in difficoltà in questo momento, dobbiamo fare meglio. La priorità sarebbe fare un risultato pieno, in qualsiasi modo. Dobbiamo creare di più davanti ed essere più solidi dietro, abbiamo questi due problemi in questo momento. Giocare dopo la Champions è difficile per tutti, che la partita fosse a rischio era prevedibile. Visto come si era messa, c'erano margini per fare meglio”.

SARRISMO - “Ogni squadra ha certe caratteristiche, incaponirsi solo sulla bellezza sarebbe un suicidio. Quello che cerco io è un ordine maggiore di quello che sto vedendo. Questa è una squadra che non gioca male, poco pericolosa sì per la mole di gioco. Bisogna valutare cosa non va nel nostro ambiente visto che non siamo riusciti a sfruttare l'effetto Provedel”.


NUOVI TITOLARI - “Nuovi come Isaksen e Guendouzi? Sono ragazzi non pronti tatticamente per giocare con noi. È anche vero che per essere pronti, bisogna giocare”.

MANCA MILINKOVIC - “Quella fisicità lì non ce l'abbiamo in questo momento. Sergio in quelle situazioni, soprattutto nei finali, era una risorse importante”.

SOLO 4 PUNTI - "Il livello di preoccupazione ci può essere, ma deve esserci consapevolezza. Quando ci si trova in qeste situazioni, bisogna avere la consapevolezza che la risalita sarà lenta, se si va in difficoltà lo è ancora di più. Risalire la classifica prenderà tempo, non ha senso farsi prendere da ansie e fare drammi, penso sia la peggiore strada da prendere. Poi bisogna ritrovare le nostre caratteristiche come la solidità difensiva e allo stesso tempo la capacità di trasformare le azioni in palle gol. Se si ritrovano queste cose si risalirà in maniera naturale. Sono attento a cercare di capire i motivi per cui ci siamo persi".

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