FINALE - "Se l'avrei mai detto? Sinceramente no, ma dai quarti in poi te la giochi e la scintilla è stata vincere ad Anfield. “Adesso ci proviamo”, si sono detti: hanno sempre giocato senza paura, la Dea non sa essere diversa, è il suo dna. L’Atalanta si sente più “comoda” in Europa che nel campionato italiano: è il suo gioco, contro squadre più “aperte” che pensano lo stesso calcio. E se gioca da anni in Europa un motivo c’è. Bayer favorito? Non so se si sentano così tanto favoriti... Credo abbiano molto rispetto per l’Atalanta e il gioco di Gasperini".
COPPA ITALIA - "Se può pesare averla persa? Solo per i primi due giorni: ti arrabbi, ma poi dimentichi. E con un’altra finale, puoi subito prenderti la rivincita".
ATALANTA PIU' FORTE - "Meglio la mia o queste? Diverse. Questa è più fisica, solida, più forte difensivamente. E ha una rosa più ampia: riguardate quanti ragazzini c’erano nella nostra panchina contro il Psg. Forse la nostra era più bella: con più talento e qualità, un tasso tecnico più alto".
DE KETELAERE - "Se ci rivedo qualcosa di Ilicic? Qualcosa, non solo perché sono tutti e due mancini. Josip resta Josip, il giocatore che mi ha fatto innamorare come nessuno, aveva più fantasia. Ma quando arrivò era più esperto di Charles: bravo, perché non era facile abituarsi così presto, e bene, al calcio di Gasp. Ha 23 anni, può arrivare al livello di Ilicic".
SCAMACCA - "Diverso da Zapata? Sì, ma con la stessa fame di gol. E oggi Scamacca è un riferimento fondamentale per la squadra".
NUOVO PAPU - "No, non c'è, con le mie caratteristiche no. Koopmeiners interpreta il mio ruolo in altro modo, è la foto della differenza fra le due squadre. Giocatore completissimo: fa gol, assist, è potente fisicamente e corre tanto nelle due fasi, si sacrifica per la squadra".
LOOKMAN - Non molla una palla e ti punta sempre, pensa sempre in avanti, per fare gol. Può fare male ad una squadra che a volte lascia campo aperto".
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