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Orsolini: “Bologna casa mia, sempre voluto restare. Bandiera? Se resterò fino al 2027…”

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Riccardo Orsolini, esterno del Bologna, ha concesso un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole, cominciando da una piccola presentazione: “Sono un tipo empatico, solare, scherzoso, ma il sorriso non...
Marco Astori

Riccardo Orsolini, esterno del Bologna, ha concesso un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole, cominciando da una piccola presentazione: "Sono un tipo empatico, solare, scherzoso, ma il sorriso non nasconde superficialità. A volte girano le scatole anche a me ma mi piace trasmettere un messaggio sereno, allegro. Da piccolo chiedevo autografi anche io: se vedevo un giocatore triste mi intristivo. E allora resto allegro, anche se ho i miei pensieri. Sono testardo e ambizioso. E anche un po’ Peter Pan: è la mia forza. Ma ci sto abbinando maggiore maturità. Ho lavorato di più su me stesso, con chi è sempre stato vicino a me, non con mental-coach o altri. Poi è chiaro: la maturità arriva anche quando stai bene, giochi, quando ti senti bene e voluto bene".

ORSONALDO - "Nasce ad Ascoli, dai miei compagni. Calciavamo partendo a gambe divaricate alla Ronaldo. Facevo sempre gol io. E uno ha inventato Orsonaldo".


THIAGO MOTTA - "Va seguito perché è un buonissimo allenatore, perché ha idee, anche se a volte, come a Genova l’anno scorso, prendo iniziative. Però poi ci ridiamo e mi dà baci d’affetto, sulla fronte a Monza, nella nuca l’altro giorno".

CONCORRENZA ALZATA - "Alzatissima. Sugli esterni, poi... Bisognerà rimboccarsi le maniche per far capire che se qualcuno vuole giocare deve prendersi l’altra fascia…".

IL SOGNO - "Sogno eh, non prometto: l’Europa. Sarebbe super".

QUANTO VICINO ALL'ADDIO - "Più che sentire squadre vicine a me, quel che chiedevo io era: “Quando ci incontriamo per rinnovare?”. Ho sempre voluto restare. Questa è casa mia. Mi sono sempre trovato bene con tutti. Come dice Fenucci, sono il suo figlio maschio… Diventare una bandiera? Già ora sono il più anziano... A me pare che le bandiere non esistano più. Certo, se resterò fino al 2027 sarebbero nove anni di Bologna: ci andrei vicino...".

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