FIORETTO - "No, ogni avventura ha la sua collocazione e i suoi momenti. Qui fortunatamente mi ha gratificato il gioco espresso e quindi non ho bisogno di nessun cerino".
DEDICA - "Credo sia piacevole per lo staff dedicare la salvezza a Rossano Berti, nostro collaboratore venuto a mancare poco tempo fa, credo sarebbe molto felice".
SODDISFAZIONE - "Questa è la salvezza che mi ha reso felice per molte altre persone, più per loro che per me stesso. A partire dall'espressione che ha avuto la nostra gente. Ci hanno dato una carica emotiva in più. Sono felice per i giocatori, che mi hanno dimostrato di avere un rendimento molto elevato. Se vedete le squadre che abbiamo affrontate sono state tutte toste, perché erano nel pieno della forma o perché erano scontri diretti. Sono contento per tutti in società, dal presidente, al direttore, ho trovato dei professionisti esemplari. Qui si rispetta la metodologia dell'allenatore e c'è costante fiducia. Empoli è da studiare, è un esempio, ha servizi di una grande squadra ma rimane umile. Aggiungo che questo gruppo di ragazzi entra nella storia dell'Empoli. Sono orgoglioso e felice per i miei ragazzi".
PRINCIPI - "Io non ho un aspetto che considero più di un altro. Ho ripetuto sempre lo stesso, facendo leva sui principi fondamentali per questo percorso. Il gruppo ha risposto fin da subito, nelle prime partite sono stato io ad adattarmi a loro. Poi si sono trasformati accettando l'uno contro uno e stando a uomo. Senza la disponibilità dei ragazzi non avremmo potuto fare nulla. Oggi mi è piaciuto lo spirito, forse l'unica partita in cui non l'abbiamo messo è stato a Lecce. Questa squadra si è liberata di un peso e ha cercato di costruire un gioco per potercela fare".
GRUPPO FORTE - “Bisogna essere tanto felici quanto umili. In queste partite ce la puoi fare o no. Non avrei cambiato opinione in base al risultato. Abbiamo fatto bene come difesa e anche come attacco. I ragazzi hanno dimostrato di crederci ma non a parole. Un gruppo dai valori umani forti che ha dato tutto fino alla fine. Mi è piaciuto che i ragazzi hanno capito che chi non aveva tutta la partita nelle gambe ha comunque dato il proprio contributo. Con questa consapevolezza ed umiltà siamo andati avanti”.
CANNAVARO - “Io non devo dare appuntamento a nessuno. Cannavaro si è salvato e ha meritato la salvezza come noi. Anche il Frosinone la meritava ma il calcio è così. Tutti noi abbiamo fatto il nostro campionato”.
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