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Mourinho: “Roma, non sono io il problema. Ho detto no all’offerta più pazza della storia”

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José Mourinho presenta Roma-Frosinone di domani. Ecco le parole dell’allenatore giallorosso sulla situazione: “Vogliamo e dobbiamo vincere. Non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi. Dopo l’incredibile risultato con l’Empoli e la vittoria...
Alessandro Cosattini

José Mourinho presenta Roma-Frosinone di domani. Ecco le parole dell’allenatore giallorosso sulla situazione: “Vogliamo e dobbiamo vincere. Non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi. Dopo l’incredibile risultato con l’Empoli e la vittoria in Europa League pensavo che il peso dell’inizio di campionato non ci fosse più, in campo e fuori. Non è successo così col pareggio di Torino. Dobbiamo avere il coraggio di entrare in campo e accettare la reazione di grande romanismo che può esserci, può essere un grande supporto. Abbiamo una pressione extra, siamo feriti nell’orgoglio. Servono coraggio e personalità, peccato la partita non sia già oggi”.

SCADENZA - “Se firmerei il rinnovo oggi? Non mi piace parlare di situazioni ipotetiche. Non posso darti questa risposta io, è una cosa ipotetica ripeto. Io posso dirti che tre mesi fa più o meno c’era quasi un dramma a pensare che io potessi andare via. A Budapest in campo ho detto che sarei rimasto. Due giorni dopo abbiamo giocato a La Spezia, torno in campo dopo la partita e ho detto che sarei rimasto. Qualche giorno dopo ho dato la mia parola a Friedkin sulla mia permanenza. In vacanza ho avuto la più grande e pazza offerta di lavoro che un allenatore ha mai avuto nella storia del calcio. L’ho rifiutata per la parola ai miei giocatori, ai miei tifosi e al mio proprietario. 3 mesi dopo sembra che io sono un problema e non lo accetto. Non leggo, non sento, non guardo tv, ma ho amici e collaboratori, gente che mi fa arrivare le cose. Non lo accetto perché non è vero, io non sono il problema. Siamo tutti responsabili. Fino al 30 giugno 2024 io sono qui a lavorare e lottare ogni giorno. Solo il presidente mi può dire che è finita prima di quella data. Se non me lo dice, io sto qui a scadenza o con 10 anni di contratto”.


CRISTANTE - "Il più in forma della Roma? Sì. Pinto è stato qui il 31 agosto e ha spiegato bene come la Roma deve agire col Financial Fair Play. Si devono prendere decisioni anche se sono rischiose. Bryan è il giocatore che oggi ci dà di più, ha avuto una grande evoluzione sotto tutti i punti di vista, non era un genio con la palla, ora è più veloce, è fondamentale per noi".

LLORENTE - "L'infortunio che ha avuto fa parte della sua storia clinica e ci ha messo in difficoltà. Non vanno trovati alibi ora, non è colpa di nessuno, è una conseguenza della situazione con il FFP, una situazione reale".

MODULO - "Per giocare a 4 domani vuol dire che Joao Costa - che viene con noi - gioca ala destra titolare. Perché Dybala non può giocare fuori a destra. Vorrebbe dire che El Shaarawy gioca titolare a sinistra. Ma io non voglio parlare di modulo ora".

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