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Maignan: “Hanno attaccato l’uomo ma non sono una vittima. L’Udinese e chi tace è complice”

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Mike Maignan ha pubblicato su Instagram un messaggio dopo i fatti avvenuti ieri nel coso di Udinese-Milan: “Non è il giocatore ad essere stato attaccato, ma l’uomo e il padre di famiglia. Non è la prima volta che mi succede. E non...
Andrea Agostinelli

Mike Maignan ha pubblicato su Instagram un messaggio dopo i fatti avvenuti ieri nel coso di Udinese-Milan: "Non è il giocatore ad essere stato attaccato, ma l'uomo e il padre di famiglia. Non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui succede. Abbiamo fatto annunci, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla. Oggi è l'intero sistema a doversi assumere le responsabilità: gli autori di questi gesti, perché è facile agire in gruppo e nell'anonimato della tribuna; gli spettatori sugli spalti, chi ha visto o sentito tutto ma ha deciso di tacere è complice; l'Udinese, che parlava solo di interruzione della partita come se niente fosse, anch'essa è complice; le autorità e il procuratore, se non faranno niente di fronte a questo saranno anch'essi complici.

L'ho detto e lo ripeto, non sono una vittima. E voglio dire grazie alla mia società, l'AC Milan, ai compagni, all'arbitro, ai giocatori dell'Udinese e chiunque mi abbia mandato messaggi, chiamato, supportato in pubblico e in privato. Non riesco a rispondere a tutti ma vi vedo, siamo insieme. È una lotta dura, ci vorrà tempo e coraggio. Ma è una lotta che vinceremo".


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