PIOLI - "Come dico sempre, è una persona che mi può aiutare: negli ultimi tre anni ha capito come farlo per fare la differenza. Se sto attraversando questo bel momento è anche grazie a lui".
SORTEGGIO - "No, non ce l'ho, troveremo squadre importanti ma il nostro obiettivo è andare più lontano possibile visto che siamo andati fuori dalla Champions League".
RUOLO - "Devo capirlo in base alle partite, adesso ho 24 anni e comincio a capire meglio il gioco. Insieme agli altri attaccanti ci intendiamo bene, so già dove si vanno a mettere e Theo è un'arma in più. Tutta la squadra mi aiuta e poi c'è l'allenatore che mi mette nelle condizioni di restare tranquillo dicendomi di entrare in campo per divertirmi".
DIFFERENZA - "Un passaggio per mettere un compagno in porta o un cross ben fatto fa la differenza, io devo cercare di prendere dei rischi e non fare scelte normali. Le robe semplici le possono fare tutti i giocatori, io cerco di proporre il mio calcio perché mi diverto così".
MILANISTA - "Cento per cento, ovvio, quando sono arrivato ho avuto la fortuna di avere un campione come Ibra accanto che mi ha aiutato. Lui non mi faceva vedere le cose che ho ma mi ha fatto capire che il Milan è una squadra importante. Da piccolo lo guardavo sempre, ma quando ci sei poi capisci bene tutte le cose, questo è davvero un club speciale e giocare per questa maglia è un orgoglio, qui sto molto bene".
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