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Gazzetta: “Niente playstation, cuffiette e telefonini. Tutte le regole di Spalletti”

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Conto alla rovescia per il debutto della Nazionale agli Europei. Gli Azzurri sabato affronteranno l’Albania e La Gazzetta dello Sport svela un retroscena ovvero le regole imposte dal CT Luciano Spalletti in ritiro: “Squadra concentrata...
Andrea Agostinelli

Conto alla rovescia per il debutto della Nazionale agli Europei. Gli Azzurri sabato affronteranno l'Albania e La Gazzetta dello Sport svela un retroscena ovvero le regole imposte dal CT Luciano Spalletti in ritiro: "Squadra concentrata significa che nessuno può isolarsi nel suo mondo virtuale, si tratti di social o semplicemente di musica. Per cui: niente gente che cammina con le cuffiette, «con lo sguardo da ebete», precisò il c.t. per rendere meglio l’idea. Il messaggio non era casuale: pur essendo lontani i tempi degli “alternativi”, qualche “birichinata” scappava ancora, indiziati in particolare Zaniolo e Kean, che le avevano fatte girare anche a Mancini. Dunque, seconda regola: niente gente che ride e scherza sguaiatamente. L’impressione sarebbe di una superficialità che il ruolo e la maglia azzurra non permettono. Il che non significa musoni e facce tristi, sennò è finita, «ma lavorare divertendosi». Lavorare però. Concentrazione massima. In allenamento non vola una risata.

Sembra un’ovvietà, ma c’è anche la puntualità. La squadra è la squadra, non un mucchio di singoli. Alle 12 tutti assieme alla riunione tecnica, alle 12.45 a pranzo, alle 20 a cena. Nessuno in ritardo perché aveva da fare. Più libertà a colazione: visto che gli allenamenti sono nel pomeriggio, si può arrivare entro le 11. Dopo cena, non c’è il coprifuoco per spegnere le luci, ma il riposo è parte integrante della preparazione di un professionista. Non siamo ai tempi di Bearzot e Trap che giravano per le stanze la sera. Ma, si sa, le playstation personali sono state bandite, e con loro la tentazione delle notti magiche al video. Il caso Scamacca ha fatto scuola. Qui è nata una “stanza dei giochi” con ping pong, biliardo, bigliardino, due videogiochi anni 80 (con i blocchi tipo flipper) e quattro consolle, due delle quali con il simulatore automobilistico. Infine, il telefonino. Si usa prima di pranzo e cena, le videotelefonate con la famiglia annullano le distanze, poi aggeggi spenti".