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Gazzetta: “Milan, riecco Ibrahimovic: dal mercato allo spogliatoio, ecco cosa farà”

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E’ ufficiale il ritorno al Milan di Zlatan Ibrahimovic, che occuperà un ruolo dirigenziale per RedBird, fondo che detiene la proprietà del club rossonero. Ma quali saranno concretamente i compiti dello svedese? Lo spiega La Gazzetta dello...
Marco Astori

E' ufficiale il ritorno al Milan di Zlatan Ibrahimovic, che occuperà un ruolo dirigenziale per RedBird, fondo che detiene la proprietà del club rossonero. Ma quali saranno concretamente i compiti dello svedese? Lo spiega La Gazzetta dello Sport: "Ibra offrirà la sua collaborazione a tutte le aree del club, per prima quella sportiva. L’intesa con l’allenatore Per Pioli potrà essere un interlocutore d’eccezione con cui confrontarsi su questioni tecniche e tattiche. Ibra non avrà appuntamenti quotidiani a Milanello e nemmeno settimanali: sarà presente quando il momento lo richiederà, in accordo con l’allenatore. Motivo per cui Pioli continua a considerarlo un valore aggiunto e non si sentirà oscurato dalla sua luce. Ibra sarà di nuovo un possibile riferimento per lo spogliatoio.

Zlatan aveva costruito la carriera di centravanti sulla determinazione e lo spirito combattivo, prima ancora che sul talento: in futuro «contribuirà a rafforzare la cultura vincente», tornando a esercitare la sua pressione agonistica e calandosi di nuovo nella veste del motivatore che trasferisce senso della disciplina, impegno in allenamento, cura del fisico. E allora non ci sarà da stupirsi se da Milanello rimbalzeranno foto di Zlatan a colloquio con Theo Hernandez, come faceva l’ex d.t. Maldini fino alla passata stagione: il raggio di azione dello svedese comprende anche «lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni», come annunciato nel comunicato della nomina. Il che si traduce nell’aiutare la squadra a crescere anche dal punto di vista dei singoli: Ibra parlerà con loro, molti dei quali compagni di spogliatoio fino a qualche mese fa, e li supporterà come faceva da giocatore.


In società Perché Zlatan avrà voci in capitolo anche in campo societario (pur senza avere un ufficio a Casa Milan, sede del club): sarà un consulente della proprietà — ovvero di Cardinale — e dei massimi dirigenti, il presidente Paolo Scaroni e l’a.d. Giorgio Furlani. E un consulente, per definizione, consiglia, fornisce pareri. Ibra dirà la sua sul mercato? Potrà suggerire il nome di un eventuale prossimo allenatore? Doppio sì. La grande esperienza da uomo di campo, la conoscenza profonda della materia sono una garanzia: per questo il punto di vista del campione di Malmoe — comunque distaccato, perché Ibra non è parte della squadra — potrà rivelarsi un prezioso strumento di analisi per chi è al comando. Se il ruolo nel club sarà ampio ma non ben definito è per una volontà precisa: l’incarico è tagliato su misura sulla personalità e l’ecletticità di Zlatan".

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