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Gasperini: “Per noi è come una coppa! I tifosi devono capire una cosa. Di Bello maleducato”

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L'Atalanta batte il Milan e accede alla semifinale di Coppa Italia. Il tecnico Gian Piero Gasperini ha parlato così al termine della partita
Andrea Agostinelli

L'Atalanta batte il Milan e accede alla semifinale di Coppa Italia. Il tecnico Gian Piero Gasperini ha parlato così al termine della partita, le sue parole raccolte da TMW.

ESPULSIONE - "C'è poco da dire sull'episodio della mia espulsione, il VAR è un mezzo straordinario ma qui sta diventando una guerra. Non si capisce più chi arbitra, è un problema grosso. Io ho chiesto all'arbitro di andar al monitor. Di Bello è un gran maleducato, ma io cancello sempre tutto. Prima della partita non mi ha neanche salutato, non è obbligato ma è un gran maleducato. C'è una grande casistica contro l'Atalanta, ma io azzero sempre e per me possono venire tutti ad arbitrarci, non ho mai fatto richieste".


COPPA ITALIA - "Lo scudetto e la Champions non sono obiettivi alla portata dell'Atalanta, mentre in Coppa Italia se si incastrano le dinamiche si può arrivare anche in finale già raggiunta due volte negli scorsi anni. Vittorie come queste sono un po' come vincere delle coppe per noi. Vincere a Milano è un motivo di grande prestigio".

RICAMBI - "La squadra è diversa, è rimasto De Roon, gli altri sono tutti in panchina. Abbiamo altre caratteristiche, abbiamo cambiato molto inserendo tanti giovani anche se il nucleo di centrocampo e difesa è molto solido. Sappiamo affrontare tutti tatticamente, per questo penso che abbiamo margini di crescita se riusciamo a valorizzare i nostri attaccanti".

FIORENTINA - "Si giocherà ad aprile, siamo molto contenti della semifinale perché era un obiettivo. Questa è una competizione un po' particolare, perché siamo venuti a giocare qui in casa del Milan. In questo torneo quando arrivi in semifinale la competizione piace a tutti".

ANCORA VAR - "Non posso dirlo io, però penso che ci sia una competizione tra arbitri e varisti e non si capisce bene chi arbitra. E questa è una cosa che danneggia. Il VAR è nato per ridurre gli errori gravi degli arbitri, ma ora il VAR ha preso il sopravvento. Non sappiamo più quando è rigore o no: me lo spieghino. Tutti gridano, strillano, interpretano. Molti di voi giudicano diversamente le situazioni. C'è confusione e non più certezza di regolamento. Se il VAR va alla ricerca di un rigore è chi cerca trova. A me il VAR sempre diventato questo".

CHAMPIONS - "Ho la faccia da Champions? Grazie! Andare noi tre volte in Champions di fila equivale ad una coppa. Anche arrivare terzi... Per noi son delle coppe. La Champions dà una cosa importante: i soldi per essere ancora più competitivo. Le big se non vanno in Champions hanno una perdita notevole, mentre per noi è aver vinto la lotteria sotto l'aspetto economico. Non vorrei che la Champions diventasse un problema per l'Atalanta. Io vedo sempre l'Atalanta coi giovani. Perché siamo costretti a vendere per stare in alto. Ci sono disparità evidenti con le big e questo lo devono capire anche i tifosi. Chi vince gli scudetti ha squadre forti e le rinforza a rischio di non essere sostenibile, mentre l'Atalanta deve essere sostenibile. Quando vinciamo queste partite siamo soddisfatti: almeno questo ce lo dovete lasciare".

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