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Dionisi: “A Mourinho rispondo così. Laurienté, Henrique e perché ho cambiato Berardi”

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Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato a DAZN dopo la sconfitta con la Roma. Le sue parole riprese da Tmw: “La partita è cambiata quando siamo rimasti in dieci, poi abbiamo preso un rigore discutibile e un autogol....
Marco Astori

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato a DAZN dopo la sconfitta con la Roma. Le sue parole riprese da Tmw: "La partita è cambiata quando siamo rimasti in dieci, poi abbiamo preso un rigore discutibile e un autogol. L'espulsione è giusta, Boloca era dispiaciutissimo. Peccato, perché la sensazione era che il gol non l'avremmo preso mai. La partita si spiega su questo: in 11 non la perdiamo mai. Per quale motivo? Il nostro giocatore credo meritasse delle scuse ma credo non sia successo, punto e stop".

PAROLE DI MOURINHO - "Sono abituato al mio fair play e parlo solo della mia squadra. Non credo che qualcuno debba permettersi quindi di parlare dei giocatori degli altri. Per falli fatti siamo diciannovesimi in Serie A, al contrario della squadra che avevamo di fronte. Vi dico solo che il fair play si dà a prescindere, sono parole sbagliate. Palla fuori per un infortunio, non per perdita di tempo. Per me non vale la pena continuare a parlarne. Confronto con lui? ".


LAURIENTE' "Lo scorso anno ha fatto bene e ora non riesce ad esprimersi, ma sono convinto che tornerà a fare bene".

MATHEUS HENRIQUE - "Henrique è cresciuto, gli danno la palla anche quando è pressato, cosa che ad altri compagni non fanno, lui ha acquisito consapevolezza, accompagna l'azione con qualità, riconosce gli spazi, ed è riuscito a far gol, è diventato un giocatore importante".

BERARDI - "Berardi mi aveva chiesto il cambio già da un po', eravamo in svantaggio, non l'avrei tolto. Devo fare delle scelte anche in 10, qualche giocatore di gamba ci poteva permettere di attaccare e qualche occasione l'abbiamo avuta. Prima della gara? Ovviamente ho parlato con Domenico perché noi non abbiamo la capacità e questo club lo ha dimostrato di andare dietro alle chiacchiere o alle provocazioni. I i miei colleghi non dovrebbero parlare di giocatori altrui, io non lo faccio e sono da 3 anni in A, e questo dovrebbe essere un monito. Mi ha detto qualcosa che non condivido, perché abbiamo buttato la palla fuori e ce la poteva restituire, così non è stato e questa cosa non mi è piaciuta".

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