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Deulofeu: “Pensavo di recuperare in sei mesi, se il calcio fosse la mia vita sarei in depressione”

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In un’intervista per Relevo, Gerard Deulofeu è tornato sul suo infortunio e sulla decisione di sospendere il contratto con l’Udinese. Le sue parole riprese fa Goal.com. CALCIO – “Se non metti il calcio da una parte e la...
Andrea Agostinelli

In un'intervista per Relevo, Gerard Deulofeu è tornato sul suo infortunio e sulla decisione di sospendere il contratto con l'Udinese. Le sue parole riprese fa Goal.com.

CALCIO - "Se non metti il calcio da una parte e la vita oltre il campo dall’altra, allora sei spazzato via, cadi in depressione. Se il calcio fosse stata la mia vita, probabilmente sarei caduto in depressione o sarei stato una persona molto triste in questo periodo. Con le esperienze e la maturità impari che la vita, la famiglia e gli amici vanno ben oltre il calcio. È ciò che mi ha sostenuto"


INFORTUNIO - "All’inizio credevo di poter recuperare in sei mesi. Poi vedovo che di mesi ne passavano nove, dodici, quattordici: a quel punto ho iniziato a chiedermi cosa stesse succedendo. E quando ho capito quanto fosse grave ho iniziato a dirmi che ci sarebbe stata la possibilità di non giocare più. È stato un periodo davvero molto critico: quando non vedi miglioramenti questo influisce anche sulla tua vita personale, il poter fare una passeggiata con la famiglia, con i miei cani. Ma penso però di aver superato questo momento così duro".

FISICO - "Oggi sto bene. Finalmente riesco a riconoscere il mio corpo. Sento dei miglioramenti, belle sensazioni dopo che ho trascorso molto tempo con tante incertezze e senza mai progressi. Questo è un passo importante e penso che il mio ginocchio stia rispondendo bene. So che c'è ancora molto da fare, però mi sento molto bene e mi sento di dire che sto procedendo nel recupero".

RECUPERO - "Non correvo dall'infortunio, da gennaio 2023. La sera prima mi sono tornate in mente tutte le cose che ho vissuto in quest’ultimo anno e mezzo. Quando sono arrivato qui avevo paura, ero nervoso. Ricordo che la prima serie la feci con molta diffidenza a livello della gamba. Poi acquisisci fiducia e già dalla seconda serie tutto è andato meglio. Da quel momento sono tornato a quello che sono, sapendo che posso sopportare tutto. Noi calciatori siamo atleti fortissimi".