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De Rossi: “Angelino, piede magico e out per crampi! Perché ho tolto Llorente e Pellegrini, Dybala…”

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La Roma vince 4-0 contro il Cagliari ed è a -1 dalla Champions League: ecco le parole di Daniele De Rossi nel post-partita sui singoli e non solo.
Alessandro Cosattini

La Roma vince 4-0 contro il Cagliari ed è a -1 dalla Champions League. Ecco le parole di Daniele De Rossi nel post-partita a DAZN, Sky e in conferenza, riportate da vocegiallorossa: "Classifica? Guardo i punti, guardo le cose belle, adesso la classifica è inutile da guardare perché è presto. Ci sono tante rivali e non sarà facile batterle. In queste tre partite dovevamo vincere, perché siamo più forti di Hellas, Salernitana e Cagliari. Da una situazione negativa ci si esce insieme, senza fare scaricabarili. Parla l’ex giocatore e non l’allenatore. Poi gli provo a far capire che sono forti e devono credere in loro stessi. Io anche ho fatto annate buone e annate meno buone”.

INTER - “Non è corretto fare paragoni con Mourinho. L’Inter la studieremo da domani, quando si hanno pochi giorni, l’occhio alla partita contro di loro va. Il mio staff è stato bravo a tenermi concentrato su questo perché la squadra merita un mister al 100% nella partita”.


GOL DYBALA - “Fa parte di quello che fanno i calciatori in campo: hanno tanta qualità che negli spazi stretti riescono a trovare il varco giusto. Non sono mie indicazioni, in quelle situazioni fanno come vogliono, perdiamo tempo su altre cose che vanno migliorate”.

SINGOLI - “Riempire l’area è un concetto importante. Quando gioca Angelino che ha un piede magico avevo chiesto a Bryan di entrare in area, l’ha sempre fatta più nell’Atalanta. Tutti sono stati bravi a riempire l’area, anche la difesa è stata attenta. Dobbiamo migliorare tante cose ma sono soddisfatto”.

CORNER - “Questa settimana abbiamo lavorato di più, abbiamo avuto più tempo. Questo è uno schema sbagliato (il gol di Huijsen, ndr), l'avevamo fatto con la SPAL. Ma lo avevamo fatto un altro schema ma non era venuto, loro l’avevano rimesso a posto. L’abbiamo riproposto, Inzaghi l’avrà visto e non possiamo più farlo”.

CRISTANTE - “Gli chiedo di abbassarsi per fare il terzino per costruire a quattro, affinché Karsdorp potesse salire e permettere a Paulo di giocare tra le linee. Lui è talmente tanto intelligente che se gli dici due cose sa come gestire i momenti della gara, è troppo intelligente, lo guardi e lui già ti ha capito”.

DYBALA - "Cosa gli chiedo? Può cambiare, in base all’avversario. Gli chiedo sacrificio, ma sto valutando anche quanto sacrificio chiedergli. Nella prima partita ha rincorso tanto il terzino del Verona e l’abbiamo un po’ faticato e non stava neanche benissimo. Dobbiamo cercare di farlo lavorare ma magari sempre in zona centrale, così si trova in una buona posizione se recuperiamo palla”.

CAMBI - "Ho chiesto se tutti stessero bene, avevo intenzione di fare quei cambi lì, Llorente sentiva il muscolo non lesionato ma contratto, Pellegrini era diffidato, poi Zalewski è entrato sempre nei momenti peggiori delle gare e l’ho fatto entrare in un altro contesto. Angelino mi ha guardato e mi ha detto che aveva i crampi, poi volevo far esordire Baldanzi per fargli prendere confidenza, ma non volevo farlo troppo presto perché sarebbe potuto accadere qualcosa".

PINTO - “Lui è stato fantastico con me, continuo a sentire un sostegno incredibile anche se non c’è più e ho parlato anche con Friedkin. Non è facile per un tecnico giovane trovare proprietari che ti sostengono e ti danno quel supporto che ti avevano promesso. Qui a Trigoria sono a strettissimo contatto con loro, mi sento comodo e mi stanno aiutando. Quello di buono che si è visto fino ad ora l’ho fatto anche grazie a loro”.

PAREDES - "A lui piace difendere i proprio compagni, gli dico sempre che “si ferisce uno e sanguinano tutti insieme”, però bisogna essere intelligenti sul 4-0. Mi piace una squadra che abbia gli occhi spiritati, però prendere ammonizioni così è veramente stupido. Lui fa parecchi contrasti, magari poi prendi un altro giallo e non dobbiamo perdere nessuno perché tutti possono servire. Su Mourinho mi stacco dalla tua domanda, non posso rispondere perché non lo so, non sarebbe corretto e poi ognuno ha le proprie visioni. Secondo me, giocare a 4 ti fa levare un centrale e porti un giocatore più offensivo in attacco, poteva essere una soluzione. La Roma può giocare a 3 e può farlo anche in futuro, lo ha fatto benissimo la Roma di Mourinho, ma io pensavo fossimo comodi giocando a 4 vedendo la rosa. Non ho una fissazione su uno o l’altro modulo, faccio l’allenatore e guardo quello che voglio portare in una squadra, a volte è meno complesso di quello che sembra, è portare un centrocampista in più. Penso ci siano pochi centrocampisti dalle qualità di Leo, in Italia e in giro per il mondo. Se gli diamo palla, lui può mostrare le sue qualità migliori. Secondo me deve allenare il dinamismo, essere nella posizione giusta e farsi trovare nella traiettoria del pallone che io facevo bene, lui può essere fondamentale in fase difensiva, è stato bravissimo sulle seconde palle. Se andiamo ad analizzare gli altri ragazzi, sono state prestazioni positivi. Voglio sottolineare come sono entrati i cinque cambi, se entrano così a risultato acquisito è un buon segno".

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