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De Laurentiis: “La verità su Conte, ne parlate voi! Sono tranquillo su Kvara. Osimhen, Ngonge, Tudor…”

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato a margine della presentazione del ritiro estivo, ecco le sue parole riprese da Tuttonapoli.
Guglielmo Cannavale

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato a margine della presentazione del ritiro estivo, ecco le sue parole riprese da Tuttonapoli: "Devo dire che voi vi aspettate informazioni ma è tutto in fieri il nostro lavoro e parleremo quindi dei ritiri e poi entro fine maggio ci sarà una conferenza stampa che seminerà tutto il futuro che stiamo organizzando. Siete ghiotti di notizie che però non esistono e quindi non posso darvi, altrimenti entriamo nel cazzeggio. Mi conoscete, mi va di essere preciso. La notizia che è circolata da tempo è che ci sarà sicuramente un nuovo direttore sportivo, quindi dovrebbe, speriamo, palesarsi al più presto in modo da poter agire sia in entrata che in uscita. L'unica cosa che posso dirvi".

OSIMHEN E KVARA - "Nel video promozionale dei ritiri ci saranno Osimhen e Kvaratskhelia? E' una domanda paracula, io ti rispondo allo stesso modo, chi vivrà vedra, se non ci sarà qualcuno ve ne farete una ragione".


CONTE - "Ne avete parlato voi, io non ne ho mai parlato. Ne ho parlato a novembre, poi mai più. Quando chiamai Sarri, veniva dall'Empoli, mi hanno scritto gli striscioni contro, quando presi Spalletti dopo il terzo posto gli rubarono la macchina, stiamo calmini. Qui pare che ci sia solo un uomo che può guidare il Napoli verso lidi importanti. Se io sono stato l'artefice, insieme ad altri collaboratori, di 14 anni in Europa... io avevo già detto che sarà difficile ripetersi dopo lo Scudetto. Non avevo mai vissuto una stagione così, mi sono lasciato anche portare... non dico condizionare, ma anche i media dicono 'va esonerato', 'l'avventura a Napoli è finita', diventa poco propedeutico alle soluzioni conservative e fisiologiche per errori che sono nel corso della storia. Poi non puoi obbligare alcuni allenatori a venire, oppure non puoi fare in modo che la tua prima punta faccia 28 gol o non puoi non farlo stare male giocando solo metà partite. Io raccolto tutto su di me, ma ad un certo punto qualcosa la rimando anche al mittente...".

NGONGE - "Ci muoviamo sempre in base allo scouting e sono gli stessi degli ultimi anni, poi se ad un certo punto le scelte non si sono rivelate quelle che immaginavamo... io la mia parte di investimenti l'ho fatta, abbiamo messo decine di milioni, comprato diversi giocatori. Avrei potuto dire basta e andiamo solo con prestiti, ma abbiamo comprato anche a gennaio Ngonge per 20 milioni, non mi sono mai tirato indietro, anche quando ho capito che era ormai compromessa. Il calcio è in fieri, non è che puoi stoppare tutto. Io non ho fatto scelte dirette, l'unica scelta diretta è Ngonge, ho detto voglio quel ragazzo, poi per il resto non ho scelto nessun altro, ma mi prendo tutte le responsabilità nel bene e nel male. Poi fai le valutazioni di chi hai avuto accanto a te e fare dei correttivi".

SENTIMENTO - "Non ho mai guardato al giorno precedente, per me tutto ciò che è accaduto fa parte del bagaglio, ma non esiste più. Sto già pensando all'11 luglio quando arriveremo in ritiro, ad una nuova avventura. Deluso? No, mai. Nella vita ho sempre vinto, ma qualche volta quando rarissimamente qualche film non è andato bene, ne ho tratto una spinta. Poi nel calcio, dove tutti sono pieni di debiti, avendo vinto uno Scudetto non solo calcisticamente ma anche a livello societario... è un orgoglio, ma esce dal concetto del tifoso perché è in un territorio dove c'è l'appartenenza alla maglia. Uno non può dire qui ci sono i tifosi, lì ci siamo noi, ma poi ci sono tifosi e tifosi... anche l'Europa ti insegna che il tifoso non è comune come si crede, cambia anche dai territori, ma ho rispetto di tutti, sono dei miei clienti e va rispettato, analizzato, servito e non gli si può sempre andare contro, anzi mai".

CAPITOLO - "Io non faccio l'allenatore, dipenderà dal prossimo allenatore. Ma lei ha parlato di un capitolo. In realtà noi abbiamo scritto un libro nei primi 19 anni, ora ci divertiremo a scriverne un altro, in un calcio che sta andando alla deriva, con una Lega inesistente ed una Federazione traballante, due network privati che non sanno gestire il calcio, ci rimetteremo dei soldi soprattutto con DAZN. Stiamo cercando di fargli capire che quanto promesso si concretizzerà in un bel nulla e nei prossimi anni incasseremo meno degli ultimi 3. Poi quando si chiede 'chi comprate', noi rischiamo di rientrare in una situazione Covidiana, se nei prossimi 5 anni incasseremo meno degli ultimi 3 diventa faticoso essere competitivi in Italia e con Uefa e Fifa che stanno incasinando tutto quanto con ancora più partite, interessanti e importanti, ma che renderanno meno interessanti i campionati nazionali".

CEDIBILI - "Sono tutti cedibili, sempre, dipende da chi li vuole comprare".

KVARATSKHELIA - "Ha un contratto che scade nel 2027, sono serenissimo, tranquillissimo, poi voi ogni volta girate il cacciavite in una ferita che avete aperta, stimolare gli stessi procuratori che vi inciuciano nelle orecchie gli articoli per loro tornaconto per non dare seguito al contratto. Io quando ho preso Kvara, vedete il film, tutti dicevano 'ma chi è questo', come Cavani, mi volevano ammazzare perché avevo dato Quagliarella alla Juve, lui fece lo stesso giorno 2 gol e divenne idolo di tutto. Dovete smetterla, io non voglio che voi lavoriate per il Napoli, per carità non siete miei dipendenti, ma se continuate a fare un servizio cattivo... inasprendo anche la tifoseria. Sembra che noi non vogliamo pagarlo. L'abbiamo fatto esplodere noi, abbiamo avuto noi l'intuito, dobbiamo essere sempre quelli che la prendono in quel posto o deve essere una questione premiante di averli valorizzati e inseriti? I contratti vanno rispettati, ma voi li mettete sempre in discussione e parlate di 3, 4, 5, ora non bastano e ce ne vogliono 6, 7, si è incontrato poi... non è manco vero. Raccontate una tonnellata di cazzate, non intervengo mai, potrei farlo ogni giorno sul sito ma ho rispetto per voi. Vi sarei grato se tra noi ci fosse una collaborazione, volete le notizie da me, ma non ve le do perché le travisate. Ora mi fate assumere tutti gli allenatori e giocatori che volete, io che parlo a fare con voi?".

RICOSTRUZIONE - "Noi stiamo partendo con una ricostruzione totale, le ricostruzioni totali non possono non considerare la temporalità. Bisogna investire, investire bene, soprattutto non avere fretta, quando si inizia un nuovo ciclo, un nuovo percorso tutto per avvenire, la dea bendata può anche sbendarsi e aiutarti, ma se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità come ho fatto per 50 anni, bisogna fare programmazioni serie, senza affidarsi alla Dea Bendata. Noi siamo gli unici responsabili delle nostre azioni. Io ero consapevole che quest'anno poteva andare come si prevedeva, lo dissi anche, quest'anno potremmo non competere per lo Scudetto, era nell'aria, in tutto quello che io con signorilità e per non scatenare le guerre, che sono sempre poco appaganti anche per chi le vinci, ed allora ho accettato di vivere questo grande trionfo dopo 33 anni, ma di vivere anche questa misera annata che serve anche per capire e fare il punto su quello che era già successo dal 20 marzo e che ha avuto la sua continuità e che aveva radici ben profonde da quello che altri hanno immaginato. E' facile parlare, potrei dire forse ho sbagliato a mandare via Garcia, forse si o forse no, chi lo sa, solo chi non lavora non sbaglia, io ho sempre vissuto le mie responsabilità e me le sono assunte anche se non dipendevano totalmente da me. Si chiude un capitolo, se ne apre un altro che scriveremo, lo scriveremo con la stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l'unica di avere continuità per 14 anni in Europa, poi se una volta uno non dovesse andarci non sarà certo una tragedia e respireremo, comprimeremo lo stomaco e ci concentreremo con passione".

GIUNTOLI - "Non bisogna aspettare tutto quel tempo per mandare via persone che vogliono andare via, questo è stato il primo errore. Se avessi deciso i primi di aprile con Giuntoli, che da gennaio mi diceva della Juventus, quando hai un altro anno dici che senso ha? Poi quando vedi che da bambino aveva l'ambizione della Juventus, noi che siamo i nemici speculari della Juventus, è come avere varie coltellate. Il mio errore è stato questo, sia con lui che con il signor Spalletti che me l'ha detto un po' tardi. Io ho esercitato l'opzione ma mica me l'ha detto il giorno dopo che non voleva restare. Poi se ad un certo punto tu non vuoi fare un torto alla Fiorentina per Italiano, che era pronto a venire, per non fare un danno a Barone e Commisso di cui hai un sentimento ed un rapporto, poi che fai? Cerchi Motta che ti dice che me lo fa fare dopo lo Scudetto, parliamoci chiaro, il Napoli è crollato a marzo, altrimenti non perdi 4-0 col Milan. Il signor Kvara dal 20 marzo al 20 novembre mi pare non abbia segnato, mica posso giocare o allenare io".

TUDOR - "Voleva due anni e non me la sono sentita di bloccarmi per l'anno successivo. Già immaginavo la rifondazione a fine stagione, sì potevo fare il contratto e poi mandarlo a fine stagione, ma io sono una persona perbene e quando firmo lo faccio per rispettarlo. Poi con Mazzarri c'è sempre stato un rapporto, ne avete parlato bene quando arrivò, poi non è andato bene amen. Ma anche con Garcia, senza mandarlo via come forse era da fare, non è detto che con Tudor avremmo fatto un campionato di primissimo piano, forse potevamo rientrare tra i primi 6... ma meglio così! Nasce da qui il concetto della rifondazione, si volta pagina".

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