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CorSport: “Fiorentina, Italiano valuta due moduli verso la Lazio. La gestione di Arthur”

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Dubbi di formazione in casa Fiorentina per Vincenzo Italiano verso la gara contro la Lazio di lunedì prossimo. Il tecnico, spiega il Corriere dello Sport, è indeciso tra due moduli, uno con la difesa a tre e l’altro a quattro: “Idea...
Marco Astori

Dubbi di formazione in casa Fiorentina per Vincenzo Italiano verso la gara contro la Lazio di lunedì prossimo. Il tecnico, spiega il Corriere dello Sport, è indeciso tra due moduli, uno con la difesa a tre e l'altro a quattro: "Idea numero uno: Italiano recupererebbe il centrocampo con regista e due interni che ha caratterizzato un anno abbondante della sua panchina viola, puntando su Arthur in regìa dove d’essere se il brasiliano torna alla forma migliore in tempi brevi e su Bonaventura interno, ruolo ben conosciuto per averlo fatto nell’anno sopracitato. L’ex Milan sta attraversando un periodo d’involuzione, ma della sua cifra e della sua esperienza la Fiorentina ora non ne può fare a meno, anche se non sulla trequarti che è territorio di Beltran brillante e incisivo di questo periodo: e difatti l’argentino lì si piazza lì dietro alla punta di riferimento (Belotti) in compagnia del connazionale Gonzalez, questi meno ala, più dentro al gioco, più vicino alla porta. Un 4-3-2-1 che potrebbe dare certezze immediate alla squadra viola.

Idea numero due: richiamare subito la difesa a tre. Significa far giocare insieme Quarta, Milenkovic e Ranieri e lasciarsi il giovanissimo Comuzzo (2005) e basta di scorta, ma è quello che la Fiorentina ha scelto con la cessione di Mina al Cagliari. La formula dei quattro a centrocampo privilegia i laterali di corsa, con riferimento specifico a Kayode e Parisi, e dà spazio a due mediani così da garantire la gestione “comoda” di Arthur (e Maxime Lopez): Italiano si avvarrà del playmaker solo è al 100 per cento. L’attacco sarà sempre nel segno dei “soliti” tre, con la differenza che Gonzalez diventerebbe punta a tutti gli effetti vicino a Belotti, intanto per non vedere il “Gallo” solo e spaesato visto a Bologna ed Empoli e poi, soprattutto, per far diventare l’area di rigore la sua casa: perché la Fiorentina ora ha bisogno di Nico".


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