RIGORE SU OSIMHEN - "Anche a me sembra rigore. Non riesco a capire come mai il Var non intervenga in una situazione del genere. Abbiamo avuto anche la possibilità di pareggiare con Lindstrom, ma nel finale abbiamo perso distanze. Questa squadra ha bisogno di certezze e non riesce a regge cambi di modulo. Mi dispiace, perché rivedendolo sembra netto. L'ho rivisto e gli esperti delle tv italiane dicono che era rigore, l'hanno detto tutti. Mi sarebbe piaciuto un minimo di attenzione in più su questo episodio".
CORAGGIO - "Non rischiamo il passaggio, cerchiamo il passaggio sicuro e anche oggi durante la riunione tecnica ho chiesto di rischiare la palla, specialmente sulla loro trequarti. Questo è un aspetto che va migliorato: a volte lo fanno, ma troppo poco, bisogna farlo molto di più. Osimhen è andato spesso in fuorigioco perché il passaggio arrivava troppo tardi".
FUTURO - "Abbiamo il campionato, ci sono tante partite e dobbiamo cullare il sogno di riagganciare le squadre che sono davanti a noi. E' difficile, ma la matematica non ci condanna. Per quanto riguarda me, è l'ultimo dei pensieri".
PROBLEMI - "Non mi preoccupano i gol che sono mancati in attacco, questa squadra bene o male riesce sempre a trovare la via per segnare. Dobbiamo aggiustare la fase difensiva, perché oggi non l'abbiamo fatta bene. Ci sta di perdere a Barcellona, ma a tratti abbiamo sbagliato troppo e questo non mi piace. Siamo delusi, ma il calcio è questo e dobbiamo ripartire perché ci aspetta una partita importante a Milano".
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