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Buongiorno, solo crampi! Juric: “Addio? Sì, vi spiego perché: ecco cosa logora. Non so dove andrò”

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Il Torino ieri ha vinto 3-1 in casa contro il Milan. Dopo la partita, il tecnico Ivan Juric ha confermato che lascerà il club a fine stagione. Le sue parole.
Andrea Agostinelli

Il Torino ieri ha vinto 3-1 in casa contro il Milan. Dopo la partita, il tecnico Ivan Juric ha confermato che lascerà il club a fine stagione. Le sue parole riprese da ToroNews e TMW.

FUTURO - "Cambiato idea? No, no. No, no. C'è sempre questa polemica, non ci sono i giusti presupposti. A me piace quando si è uniti, si rema dalla stessa parte. Quest'anno ci sono state troppe situazioni non di grandissima gioia e con il tempo ti logora un po'".


ADDIO - "Certo? Ma sì, sì. Abbiamo fatto benissimo le cose, vogliamo arrivare in Europa e penso che possiamo farcela, anche se sarà dura a Bergamo conoscendo Gasp. In questo momento sarebbe un peccato non riuscirci, io ci credo tanto, sarebbe la ciliegina sulla torta di un triennio eccezionale. Ci sono state cose belle e cose per cui sono rimasto un po' male. Spero di non essere peggiorato, di non essere diventato più cinico, più furbo. A volte non ho ottenuto tutto quello che avevo nella testa, anche per le caratteristiche dei giocatori. A livello di gioco si poteva fare anche qualcosina in più, ma per necessità abbiamo accettato anche alcune situazioni che non sono il massimo".

GRUPPO - "Il rapporto mio con i ragazzi è favoloso, siamo insieme da tre anni. Rodriguez è speciale perché non doveva rimanere, mi avevano detto che non poteva giocare al Torino, poi l'ho conosciuto, si è creato un gran feeling tra noi, gli ho dato 2-3 settimane per decidere, ha deciso di rimanere e abbiamo fatto tre anni meravigliosi insieme. Ha sempre giocato, non ha mai saltato un allenamento. Io lo criticato, gli dicevo che non aveva mai fatto un gol, stavlta ha segnato".

AMBIZIONE - "Io non sono malato di ambizione, mi piacciono le sfide, il divertimento, il sentimento, l'amore. Anche se lotti per la salvezza, ma trovi i sentimenti giusta, è comunque bellissimo. Io la vivo più sul sentimento che sull'ambizione. In questi tre anni abbiamo fatto bellissime cose, abbiamo ereditato una situazione disastrosa e io mi sono goduto ogni momento, ogni rapporto. Non sono uno di quelli che si annoia se lotta per la salvezza, io voglio sentimenti, amore, fare il massimo, fare gruppo. Queste sono le mie priorità da allenatore".

BUONGIORNO - "Non si è allenato dieci giorni. Non pensavo nemmeno di avere Buongiorno, si è preso un bel rischio a giocare. Ci mancano tanti giocatori per infortuni pesanti e non puoi fare rotazioni, stanno dando il massimo. Dopo il 3-0 abbiamo avuto un calo di dieci minuti, ma l'abbiamo portata a casa senza grandi sbavature". Come ha detto Cairo, "Buongiorno ha avuto solo crampi".

RODRIGUEZ - "Ho un rapporto speciale con lui: non doveva rimanere perché mi dicevano che non era da Toro, poi l'ho conosciuto e ho trovato un professionista di livelli altissimi. Fa allenamenti un po' diversi e ha una grande cura del corpo, abbiamo fatto tre anni fantastici. Il gol? Non mi ha mai segnato un gol, sognavo lo facesse al derby e gliel'ho chiesto tante volte (ride, ndr)".

CONTESTAZIONE CAIRO - "Si sente questa cosa e pesano circa dieci punti, si vede tanto negativo perché c'è questo scontro e dopo il Bologna ci sono rimasto male per i fischi. Quando guardo i miglioramenti dei miei ragazzi, devi goderteli. Non è proibito fischiare, ma la devi vivere bene. Non è stato così. Sono arrivato in una situazione disperata e c'era lo scontro, dopo tre anni fantastici siamo davanti a Napoli e Fiorentina".

CRITICHE - "Abbiamo lavorato benissimo. Ci sono un po' critiche da tutte le parti. Poi con il tempo provi a cambiare, ma vedi che è abbastanza inutile. L'Europa sarebbe un risultato stratosferico, frutto di un lavoro triennale fantastico e basta. Qui ad esempio ci sono tanti giocatori per una squadra media, che prima mancavano. Anche l'altra volta ci siamo divertiti da matti tutti assieme, buttando anche giovani con la Primavera. Mi dispiace però per tutto il resto, Questo ti porta a dire perché non gioire se la squadra sta dando tutto. Sembra che manchi sempre qualcosa".

CRESCITA - "Ho sempre avuto bellissime esperienze, anche a Genova, a Verona. Vorrei più amore, meno litigi. Vorrei godermi partite come queste, apprezzare i giocatori come Masina, Lovato, Linetty che stanno dando tutto. Buongiorno è cresciuto, Bellanova anche. Quante belle cose sono? Non c'è la sensazione del grande lavoro svolto. poi magari esagero io e sono troppo emotivo. C'è un po' di tutto. Poi è inutile andare oltre".

SERIE A - "Perché non mi chiamano? Non lo so, davvero non lo so. Ho il mio carattere, magari qualcuno può ritenerlo scomodo. Io voglio solo continuare ad allenare, a divertirmi. In Italia sarebbe bellissimo, ma va bene anche l'estero visto che parlo le lingue. Non lo so dove vado. Pensavo solo al Toro, l'importante è trovare le emozioni. In Italia? Non lo so davvero, vedremo".

CRESCITA TORINO - "E' un orgoglio, magari si cresce ancora... I ragazzi fin dall'inizio sono stati fantastici, li abbiamo cresciuti non solo calcisticamente. La vita va avanti. Ora il Filadelfia è un bel posto dove allenarsi, lavoriamo a livelli altissimi anche con i medici. Abbiamo fatto cose stupende, minimamente apprezzate. Me lo sono goduto con i ragazzi, meno con tutto il resto. Ci prepariamo bene per l'ultima, è una finale e so che a Gasp non interessa niente. Vedremo anche cosa farà la Fiorentina, speriamo che il Toro arrivi in Europa".

TIFOSI - "La squadra non può essere fischiata dopo il Bologna. Io amo i tifosi del Toro, davvero: è una società con una storia enorme, magari l'errore è non aver trasmesso questo valore. A volte però si crea la sensazione di incompiuto: per il mondo economico di oggi, la parte sinistra è un grande risultato. Dopo Bologna non puoi insultarli, mi ha dato molto fastidio. È stato bellissimo, è importante anche il presidente. Dobbiamo trasmettere i valori e magari portare più vicino il museo, si può creare una roba pazzesca. Mi sono goduto poco questi tre anni, mi auguro che questo Toro possa crescere ancora di più e salire ancora. Anche io ho fatto bordello dopo il Frosinone perché abbiamo fatto schifo, ma in altre situazioni bisognerebbe trascinare di più. Vorrei più amore da parte di tutti".

MERCATO - "Qualche rimpianto? No, è più il rammarico di aver dato fiducia a qualcuno. Con la società ho sempre avuto rapporti professionali, non ho mai avuto problemi e mi hanno lasciato libertà di lavoro. Non posso dire una parola contro la società".

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