ZAPATA - "Ammiro molto Duvan, dopo aver fatto la Champions League e tutti quei gol l'ho sempre visto allenarsi al 100%, è uno che non si risparmia mai quando potrebbe anche farlo. Dal primo giorno ha sempre spinto al massimo, non c'è stato un allenamento dove è andato piano: penso che questo sia fonte di grandissima ispirazione. È rinato e se lo è meritato, io ho avuto la fortuna di viverlo nel suo prime, quando sono stato per sei mesi all'Atalanta".
INTER - "E succede il panico, all'Inter non si può dire di no. Ero in vacanza con i miei, arriva il mio procuratore e mi fa: "Domani viene l'Inter con Ausilio, vuole che vai a Milano". Gli rispondo: "Non dirmi neanche le cifre, firmo adesso il contratto". E' stato veramente emozionante. Un bimbo che sogna di giocare nello stadio della sua squadra del cuore ed è lì per realizzare il suo sogno. E' stato un anno partito basso e finito alto. Gli ultimi due mesi ho giocato, la finale di Champions non ti capita tutti i giorni e di questo devo ringraziare Ausilio, Marotta e soprattutto mister Inzaghi perché, nonostante tutto, mi ha sempre aiutato e si è sempre comportato bene con me. Giocando quelle tre partite di Champions League, capisci veramente il calcio delle stelle. Con quei calciatori ci giocavi prima solo alla playstation. Il Bayern, il Barca, il City. Purtroppo quella finale non è andata come volevamo, una finale che secondo me brucerà ancora per tanto. Ma penso che abbiamo dimostrato di averla giocata in maniera incredibile. Sono veramente contento per la vittoria del loro ventesimo scudetto. Quest'anno hanno mostrato una qualità, anche nelle riserve, impressionante. Anche con le riserve penso che avrebbero comunque potuto lottare per vincere. Questo è il loro segreto, così come lo è il gruppo che ho avuto la fortuna di trovare anche a Torino. A Milano ho passato un anno bellissimo con tutti i miei compagni, ci siamo sempre sentiti anche in questa stagione e adesso li rincontrerò in Nazionale".
SPALLETTI - "Ci speravo tanto, di certo la convocazione me l'aspettavo più della scorsa volta. Ma una volta che è arrivata, è stata la cosa più bella del mondo. Cercherò di dare il massimo in queste due amichevoli per rientrare nei 26 finali. La Nazionale è il sogno di ogni bambino, giochi per il tuo Paese. Il giorno prima del debutto Spalletti è venuto a parlarmi, mi ha chiesto come stavo e se ero tranquillo, un po' di cose private senza mettermi nessun tipo di pressione. Ero veramente emozionato, teso, poi quando inizia svanisce tutto. All'intervallo il mister mi ha corretto un po' di errori, ma si sa che sta attento ai minimi dettagli, giusto così. La verità è che c'è un gruppo bellissimo, ho trovato tanti compagni che ho avuto all'Inter, ma vuoi o non vuoi alla fine conosci bene tutti. E' proprio come fossi in un club. Giusto anche che ci sia un blocco nerazzurro visto quello che han fatto quest'anno".
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