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Monza, Stroppa: “Le critiche mi caricano. Galliani ci ha sempre detto questa frase”

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Giovanni Stroppa si racconta. E soprattutto parla del suo Monza nell’intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport oggi: “Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, sentivo una forte responsabilità nei confronti di chi mi aveva...
Alessandro Cosattini

Giovanni Stroppa si racconta. E soprattutto parla del suo Monza nell’intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport oggi: “Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, sentivo una forte responsabilità nei confronti di chi mi aveva scelto. Però le dico una cosa: se fosse finita diversamente avrei comunque apprezzato il percorso, il viaggio fatto in questi mesi. Il percorso vale tutto, è stato eccezionale. Non in vacanza? Perché non riesco ad alleggerire lo spirito, ho ancora dentro l’emozione della promozione, la festa in città e allo stadio. Vorrei non parlare di calcio per qualche giorno, ma è giusto farlo. Anche perché ho già la testa a luglio, quando riprenderemo”.

GALLIANI - “Ci ha sempre portato una frase di Dan Peterson: “Le partite le vincono i primi 5 (riferendosi al basket, ndr), i campionati gli altri 5”. Ovviamente allargando alle rose calcistiche si riferiva che per ottenere il traguardo finale servivano tutti”.


CLUB - “È stato un viaggio bellissimo. Con Berlusconi ci siamo confrontati ogni settimana, con Galliani ogni giorno. Mi è stato molto vicino anche il ds Filippo Antonelli. Ma l’ultima parola è sempre spettata a me sulle scelte della formazione. Mi sono sempre sentito sostenuto da loro, ho potuto sbagliare da solo”.

CRITICHE - “No, faccio in modo che mi diano carica. L’allenatore è una calamita di vaffa..., ma amo questo lavoro: se avessi saputo com’era avrei smesso prima di giocare! Mi piace tutto, anche il casino”.