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Marotta: “Premio 4° posto? Sarebbe deprimente. Inzaghi lavori con tranquillità, voci sul club…”

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A Sky e Prime, l’ad dell’Inter Beppe Marotta ha parlato così prima della sfida di Champions League contro il Benfica. “Il fattore ambientale può essere decisivo, è stimolante, motivante, importante. In campo vanno i giocatori,...
Alessandro Cosattini

A Sky e Prime, l'ad dell'Inter Beppe Marotta ha parlato così prima della sfida di Champions League contro il Benfica. “Il fattore ambientale può essere decisivo, è stimolante, motivante, importante. In campo vanno i giocatori, devono avere la giusta motivazione e determinazione con un avversario difficile, ostico. I due gol servono per avvicinarsi alla meta, ma oggi serve una partita di alto livello”.

GARA SPARTIACQUE - “È qualcosa di straordinario essere qui oggi e giocarsi la semifinale. Aprirebbe una porta ancora più grande, merito di squadra e allenatore. Giusto che ci mettiamo la motivazione. Il nostro ruolo credo sia capire cosa significa l’attaccamento alla maglia anche per questi splendidi tifosi. Qualcosa che manca da 13 anni”.


PREMIO 4° POSTO - “Con Coppa Italia e Champions non avevamo previsto questa situazione, è straordinario in positivo. Deficitario invece è il cammino in campionato, dobbiamo trovare continuità in Serie A. La forza della squadra la sanno tutti, dobbiamo colmare questa lacuna. Inzaghi lo sta facendo nel migliore dei modi. È uno stress anche per i giocatori essere in tre competizioni. Servono motivazioni e spirito di attaccamento per i colori. Premio? Sarebbe un aspetto negativo, i giocatori non devono essere mercenari. L’obiettivo deve essere alla loro portata. Sarebbe deprimente. Ho eliminato premi per le qualificazioni quando sono arrivato, l’Inter deve esserci sempre. Se gli altri saranno più bravi, lo si dice. Le motivazioni dobbiamo accentuarle col dialogo, col confronto, non con i soldi”.

FUTURO CLUB - "No, la proprietà e il club hanno messo l'area sportiva nella condizione di lavorare nel migliore dei modi. Non ci sono alibi, c'è la possibilità di essere attori protagonisti di un avvenimento straordinario, sta a noi vincere e portare a casa la qualificazione".

CAMBIARE INZAGHI? - "Non voglio pensarci. Siamo concentrati e sappiamo che il ruolo dell'allenatore è sempre oggetto di bersagli e critiche, siamo in grado di valutare il suo operato nel migliore dei modi. Sappiamo che gli impegni sono importanti, oggi dobbiamo lavorare per il presente e lasciarlo lavorare con tranquillità".

DERBY SEMIFINALE - "Sarebbe una grande emozione, una stracittadina che vale una finale di Champions è qualcosa che ci riporta indietro nel passato ma è un biglietto da visita spendibile dell'Italia e di Milano nel mondo".