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"Se il buongiorno si vede dal mattino…". Così titola La Gazzetta dello Sport su Romelu Lukaku che inizia a carburare con l'Inter: "D’accordo, è stato soltanto un test di allenamento contro la Virtus Bergamo (finito 8-0), una sgambatura tra chi contro il Valencia non ha giocato o ha disputato pochi minuti e una formazione di Serie D. Però segnare quattro reti è a suo modo un segnale. Romelu Lukaku si è presentato con un poker ai suoi nuovi compagni di squadra, mettendo in mostra tutte le armi del suo repertorio: doppietta di testa, poi una rete comoda comoda col piattone destro per chiudere in bellezza con un velenoso sinistro – il suo piede forte – in arretramento su un cross rasoterra. Gol che non avranno un peso specifico influente sul prossimo futuro del gigante belga né sull’Inter, però regalano un sorriso e tanta speranza. Perché l’estate nerazzurra ha fin qui raccontato di come su questa Inter sia già chiara la mano di Conte, quel che è mancato – come spieghiamo da un’altra parte – è il gol. E Romelu è stato preso per questo, per essere l’arma letale di un meccanismo che dovrà diventare il più presto possibile perfetto o quasi. Questione di ambizione e di desiderio. Aver puntato il miglior centravanti disponibile sul mercato ed essere riusciti a strapparlo alla concorrenza con un grande sforzo economico dà già di suo la misura di quanto l’Inter punti su Lukaku per provare a contrastare il dominio della Juve delle ultime stagioni. E per vincere servono i gol prima di ogni altra cosa".