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Spalletti: “Dalbert e D’Ambrosio? Ecco come stanno. Icardi serpentesco, Perisic e Brozovic…”

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È già la vigilia della sfida contro il Bologna per l’Inter di Luciano Spalletti. L’allenatore dei nerazzurri ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della gara che aprirà il turno infrasettimanale di Serie A. Queste le...
Alessandro Cosattini

È già la vigilia della sfida contro il Bologna per l'Inter di Luciano Spalletti. L'allenatore dei nerazzurri ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della gara che aprirà il turno infrasettimanale di Serie A. Queste le dichiarazioni dell'allenatore dell'Inter: "Dalbert e D'Ambrosio hanno recuperato, in generale la squadra ha recuperato perché in quel campo i giocatori hanno fatto una fatica superiore alla media, c'erano i gradi, il campo secco, l'erba alta, il terreno sassoso. Il Crotone ha avuto più crampi di noi, ma dopo viene tutto riassorbito. Stamane i calciatori erano tutti adeguati al momento che dobbiamo superare, la doppia gara in pochi giorni, e penso di non avere problemi".

PERISIC E ICARDI - "Io a Mauro ho fatto i complimenti, ma mi fa piacere abbia margini di crescita. Per tutta la settimana si è continuato a soffiare nelle spalle a lui e Perisic, se si continua così quando si voltano non li troviamo più per passargli palla, li avete portati molto distanti. C'è bisogno che stiano dentro la squadra, devono sapere anche loro che possono crescere. Oggi possono dare tanto, ma come noi abbiamo bisogno di loro loro hanno bisogno di noi. Bisogna lavorarci per trovare il massimo del produttivo. Icardi in area è un calciatore quasi impossibile, è serpentesco riferendomi allo stemma. Poi se palleggia qualche volta in più con i centrocampisti per stanare il difensore che vuole bacchettarlo, può essere un di più che non gli toglie nulla sotto l'aspetto dei numeri che comunque può migliorare".


JOAO E BROZOVIC -"Joao Mario e Brozovic con Borja in mezzo al campo? A me piacciono i centrocampisti che ruotano di continuo, che sanno allungarsi di dieci metri. Il centrocampo statico dà vantaggi all'avversario, quello che ruota e cambia posizione diventa meno marcabile. Poi è chiaro che ci vuole qualità nel fare le cose e gioccare nella zona che conta, la trequarti avversaria, diventa una caratteristica che bisogna imparare. In quella posizione bisogna andare a sforare, per questo se la prima punta viene incontro crea un'alternativa. Così la squadra diventa imprevedibile. Entrambi hanno le qualità per fare quel ruolo, ma devono saperlo fare anche Candreva, Perisic, Eder che lo sa fare benissimo. Bisogna passare in tanti in quella zona, diventa un crocevia importante per dar seguito alle azioni per segnare. Io sono contro la staticità dei calciatori. Gagliardini in quel ruolo è stato produttivo al massimo, fa talmente tanto lavoro, anche se ha sbagliato qualcosa, che io non l'ho messo nelle condizioni ideali per la sua conformazione fisica. Loro erano nella loro metà campo, con la squadra corta, palla che rimbalzava sempre, servivano giocatori piccoli e rapidi. Ma lui ha altre qualità e comunque lo trovi sempre in mezzo, ti pulisce un pezzo di campo che semplifica il lavoro dei compagni. Si prende una fetta di campo che toglie raggio d'azione all'avversario".

TRE NOMI DELLA FORMAZIONE -"Diventa difficile, a volte ci sono tempi anche per me. In questo momento ho bisogno di pensarci di più per valutare tutto. Devo prendermelo".

DALBERT - "In certi momenti è stato timoroso di mostrare le sue qualità per essere ligio alle richieste nostre, forse eccessive. ma il ragazzo ha assolutamente delle qualità, ha corsa, ha piede, ha anche la fase difensiva fatta di contatto, non solo di posizione. ti viene addosso e fa valere l'impatto fisico. Di conseguenza siamo tranquilli, se uno va a rivedere la partita lui ha fatto alla grande la sua parte. Ha mostrato di essere comunque un po' timoroso, ma invece era troppo concentrato".