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Iago Falqué, voti alti e fanta-jolly: “Se corre Messi, corro il doppio! E quei miei assist…”

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Chi lo ha avuto al fantacalcio un anno fa, ha goduto: centrocampista, con tantissimo gol e sempre titolare. Adesso Iago Falqué gioca nella Roma, fa l’attaccante – di fatto e di fanta-ruolo – ma ha la fiducia di tanti...
Fabrizio Romano

Chi lo ha avuto al fantacalcio un anno fa, ha goduto: centrocampista, con tantissimo gol e sempre titolare. Adesso Iago Falqué gioca nella Roma, fa l'attaccante - di fatto e di fanta-ruolo - ma ha la fiducia di tanti fantallenatori. Ed è ugualmente carico: "Contro la Juve era importante far vedere che stiamo bene e siamo pronti per tutto quello che verrà. È ancora presto, non è un risultato determinante, ma abbiamo dato un segnale che siamo una squadra in grado di fare molto bene", ha raccontato a Il Tempo.

Il suo segreto è la fase difensiva? "Nel calcio moderno se non corri anche indietro non puoi giocare. Basta guardare il Barcellona: se corre Messi, io devo farlo il doppio". Un segreto per gli ottimi voti. E poi gli assist, manna per il fantacalcio: "Con Dzeko in Roma-Juve è andata bene. Ho fatto un brutto stop, allora ho detto: la metto dentro e vediamo se Edin la prende. Diciamo che è stato un "vero" assist al 90%. Crossare quando hai uno così dentro l’area è semplice: sposta i difensori e se non la prende lui arriva un altro compagno dietro. Se c’è Totti al suo posto è diverso ma ugualmente semplice perché capisce il calcio come nessuno. Quello che noi facciamo in due-tre tocchi a Francesco riesce con mezzo".


Garcia ha detto: «Iago è un calciatore vero e un ragazzo umile». Parole belle, Iago gradisce: "Faccio una vita tranquilla con la mia ragazza, il cane e la famiglia. Cerco di essere un professionista, il calcio è un lavoro, ma molto più pagato di altri e questo non devo dimenticarlo mai. I tatuaggi? Non ci penso proprio, ho troppa paura degli aghi! Piuttosto mi piace cucinare, anche adesso che vivo con la mia fidanzata ai fornelli ci sto sempre io. Lei è felicissima, va pazza per la carbonara ma a Genova non la trovavamo. Qui a Roma si mangia molto meglio! È la più bella città del mondo, un museo a cielo aperto e la gente finora mi ha trattato con grande rispetto".