Durante l’asta si deve sobbarcare tutto il lavoro: deve fare il battitore e segnarsi tutti i giocatori presi e le valutazione. Facendo poi i calcoli per tutti per controllare che nessuno vada fuori budget. E quando vuole un giocatore lui, è sempre un casino perché deve fare 10 cose insieme. Alla fine ha talmente tante cose per la testa che fa l’asta malissimo. Mentre quando vince partono le solite accuse: ha vinto solo perché ha truccato qualcosa. Anche se in effetti i presidenti di lega arrivano sempre in fondo, sarà solo un caso?
Quando ci sono i grandi casini, partite rinviate o il caso Parma, preferirebbe giocare al fanta-freccette piuttosto che occuparsene. Se succede qualcosa nella lega, tanto, è sempre colpa sua. Mai un grazie, mai un riconoscimento, ma solo insulti. Anche se gli altri partecipanti hanno sempre paura che possa mollare da un momento all’altro e che possa toccare a loro. Per questo non esagerano mai con gli insulti, perché comunque il presidente di lega resta una figura rispettata e a tratti venerata. Un santo.
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