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Henry: “Il Verona ha un leader sottovalutato, il motivo per cui non sono andato all’Empoli”

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Thomas Henry ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato delle sue prime settimane al Verona e del motivo per cui ha deciso di non seguire Paolo Zanetti all’Empoli. VERONA – “Se è per questo ho...
Andrea Agostinelli

Thomas Henry ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato delle sue prime settimane al Verona e del motivo per cui ha deciso di non seguire Paolo Zanetti all'Empoli.

VERONA - "Se è per questo ho avuto offerte anche dagli Usa, ma i soldi non sono la priorità, io voglio vedere dove posso arrivare. Zanetti è stato davvero importante per me, un maestro, se sono qui è merito suo. Ma se voglio fare qualcosa di più, Verona è il posto giusto. L’anno scorso mi ha impressionato per la sua filosofia offensiva. E’ una squadra ambiziosa. E poi è stato importante sentire la fiducia di Cioffi".


LEADER - "Chi mi ha impressionato? Un po’ tutti. Dico Veloso e Barak, il Cholito... E poi Gunter: un leader che parla molto, comanda. E’ un giocatore sottovalutato. Sono in camera con lui dal primo giro di ritiro. Mi ha aiutato molto: ha esperienza e idee chiare. E’ fondamentale avere questo tipo di leader in squadra, come lui e Faraoni, non solo uno".

ATTACCO - "Concorrenza tosta con Djuric, Piccoli e Lasagna? Se voglio arrivare più alto possibile, è ovvio che troverò concorrenza. Anzi, sono contento, significa che uno step l’ho fatto. Abbiamo una rivalità leale, serena. E io sono pronto a conquistarmi il posto".