DANNO ECONOMICO - “Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Siamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport. Abbiamo bisogno di un riconoscimento per rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e creare un sistema di mutualità interno. Esiste un fondo del bilancio Uefa, aspettiamo indicazioni. La UEFA ha organizzato un gruppo di lavoro sulle questioni economico-finanziarie”.
STIPENDI - “Tagliare gli ingaggi dei giocatori di Serie A non può e non deve essere un tabù in un momento di emergenza così, anche il nostro mondo deve avere la capacità in questo momento di agire. Serve un gesto di grande responsabilità ora, servono i contenuti Non unità di intenti in Serie A? Fa parte della natura umana, ma dobbiamo relazionarci in maniera corretta unitaria per tracciare un percorso nuovo, fatto di più luci e meno ombre. Mi auguro che tutti riusciremo a toglierci di dosso queste zavorre di negatività”.
PORTE APERTE E CHIUSE - “Com’è andata davvero la questione? Il momento è stato difficile per tutti. La data ipotizzata, ripeto, è il 3 maggio per arrivare al 30 giugno. Poi, si slittasse di una settimana, spero si possa arrivare anche alla prima settimana di luglio. Mi auguro tutti possano uscire da questo momento, se riparte il campionato, riparte anche la speranza di tanti italiani che aspettano uno sprazzo di luce".
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