news

Gazzetta: “Juve-Inter e il finale da Far West: i tre rossi e cos’è successo negli spogliatoi”

Gazzetta: “Juve-Inter e il finale da Far West: i tre rossi e cos’è successo negli spogliatoi” - immagine 1
Succede tutto nel finale di match praticamente. Il rigore concesso all’Inter per il mani di Bremer, il gol dell’1-1 di Lukaku su calcio di rigore e l’esultanza che scatena il parapiglia finale con protagonisti tifosi e giocatori...
Alessandro Cosattini

Succede tutto nel finale di match praticamente. Il rigore concesso all'Inter per il mani di Bremer, il gol dell'1-1 di Lukaku su calcio di rigore e l'esultanza che scatena il parapiglia finale con protagonisti tifosi e giocatori della Juventus. Ecco la ricostruzione della Gazzetta dello Sport sui fatti dello Stadium: "Dopo il Meazza, anche l’Allianz Stadium si trasforma in saloon da rissa in stile Far West, con Romelu Lukaku e Juan Cuadrado attori principali, ma non unici a nervi tesi nell’incandescente finale.

Romelu – beccato per tutto il tempo dalla tifoseria juventina e protagonista anche di un brutto fallo su Gatti che aveva infiammato l’anima della curva bianconera – esulta alla sua maniera, come ha fatto ultimamente anche con la nazionale del Belgio, insieme all’amico Doku: porta un indice alla bocca e l’altra mano sulla fronte, stile saluto militare. Come a dire: »Voi criticate io non sento e vado avanti per la mia strada». Ma stavolta lo fa fissando la curva nemica, la stessa che nel corso della ripresa avrebbe a lungo apostrofato con frasi razziste il centravanti belga. E alla quale urla “muto, muto” mentre viene sommerso dall’abbraccio dei compagni, che invano cercano di placarne l’ira. Qualcosa è successo e il “muto, muto” sembra riferito a qualcuno in particolare, piazzato alle spalle della porta juventina. Secondo il club nerazzurro ci sarebbero state pesanti frasi razziste, che gli ispettori Figc avrebbero sentito e registrato. Un fatto gravissimo, l’ennesimo in realtà contro Lukaku. Ma non finisce lì, perché prima di tornare a centrocampo Romelu e Cuadrado entrano a contatto e costringono l’arbitro Massa a mostrare il doppio cartellino giallo: Lukaku viene espulso, Cuadrado resta in campo, ma non per molto.


Perché il parapiglia post rigore è soltanto un antipasto di quello che accade poi dopo il fischio finale, quando si accende l’ennesimo capannello in mezzo al campo, stavolta con capitano Handanovic protagonista in nerazzurro. Samir ha assistito alla lite Romelu-Cuadrado a distanza, ma appena la partita va in archivio va a cercare il colombiano per difendere (o vendicare, fate voi) il compagno. In campo entrano tutti, panchinari, staff tecnici e perfino chi non era neanche in distinta. Cuadrado sembra colpire Handanovic con un pugno. Leonardo Bonucci è in borghese, jeans e maglione, ed esce “vincitore” perché è l’unico a riuscire a portare via Cuadrado da quella zuffa. Il capitano juventino prova a calmarlo ma il colombiano lo spinge via, quasi irretito. I nervi sono saltati del tutto, ma il lavoro di Massa non è ancora finito. L’arbitro, prima di rientrare negli spogliatoi, insegue Handa e Cuadrado e li espelle: per loro niente ritorno, Ma questa partita sembra non finire mai e di sicuro non è finita neanche dopo la rissa al triplice fischio.

Già, perché il caos continua nel tunnel che porta agli spogliatoi, dove le telecamere arrivano fino a un certo punto. Si vedono tanti giocatori correre in unica direzione, dove ancora una volta c’è un gruppetto che entra a contatto: spinte, urla e insulti che accendono già il match di ritorno. Ma la vergogna va avanti anche quando l’incendio sembra domato. Il campo centrale diventa la rete e i vari social network, dove presto vengono caricati video ripresi dalla curva bianconera. E qui c’è poco da immaginare o interpretare, ciò che si sente è talmente chiaro che non può essere accettato. Diversi ululati all’indirizzo di Lukaku e un orribile “scimmia” urlato. Chissà se qualcuno della procura sarà riuscito a intercettare anche questo ennesimo episodio intollerabile", si legge.