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Gastaldello: “Finire la Serie A una forzatura. Rischi incredibili, è scandaloso che…”

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Daniele Gastaldello, difensore del Brescia, ha parlato a Radio Anch’io Sport sulle frequenze di Radio Rai in chiave ripresa della Serie A: “Resto sempre della mia idea (contrario alla ripresa, ndr). Non parlavo di paura, non...
Alessandro Cosattini

Daniele Gastaldello, difensore del Brescia, ha parlato a Radio Anch'io Sport sulle frequenze di Radio Rai in chiave ripresa della Serie A: "Resto sempre della mia idea (contrario alla ripresa, ndr). Non parlavo di paura, non bisogna averne, ma finire questo campionato è una forzatura per me. Si va incontro a dei rischi per l'incolumità dei calciatori. Giocare così tante partite, con temperature alte, non sarà semplice. Giocare alle 16.30 è una cosa scandalosa, non è fattibile".

BRESCIA - "Nel resto dell'Italia forse non si percepisce cosa sia successo in Lombardia. Si è vissuto un dramma importante, è morta tante gente. Le persone mi chiedono perché si pensi a riprendere a giocare e li capisco, hanno perso persone care. Tutto deve ripartire ma come ho detto prima questo campionato secondo me riparte in maniera molto forzata. Riparte un altro calcio, non sarà come a inizio marzo. La forma fisica sarà diversa, così come il contesto dove giocheremo, a porte chiuse. Non ci abbracceremo dopo i gol, questo non è calcio".


PLAYOFF - "Se sarei d'accordo? No, perché si modificherebbe il regolamento. Altri sport si sono fermati. Noi rischiamo di rovinare anche il prossimo campionato e non solo questo. Al termine della prossima stagione poi ci saranno gli Europei. Si rischia molto, non siamo macchine. Il nostro fisico è fermo da più di due mesi. Non è come in estate, visto che quando finisce un campionato ci fermiamo massimo per un mese e poi ci prepariamo per un mese e mezzo. Ora si rischieranno infortuni importanti".

SILENZIO DEI CALCIATORI - "Ne ho parlato anche con Damiano Tommasi. Questa cosa mi ha colpito molto. Anche sul protocollo non siamo stati chiamati in causa, nessuno ci ha chiesto se eravamo d'accorso. Noi siamo i primi a dover attuarlo ma non ci è stato chiesto aiuto. Sarebbe giusto che anche noi dicessimo la nostra".

CONTRATTI - "Le scadenze sono un problema. Noi calciatori siamo privilegiati ma ricordo che si sono anche giocatori di categorie inferiori che guadagnano il minimo federale e devono mantenere una famiglia. Devono essere pagati e non in ritardo. Credo che non si debba generalizzare tutto il mondo del calcio. Non tutti solo Cristiano Ronaldo".

SOLUZIONE - "Dico solo che deve fermarsi, poi ci sarebbe il tempo per decidere. Se noi siamo ultimi in classifica è giusto che retrocediamo. Il calcio deve ritornare a essere una passione per tutti. Io in questo momento sto vedendo che dai giocatori la passione sta passando, visto che ci sono altri interessi".