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Spalletti: “Barella in dubbio? Cosa mi hanno detto i medici! Fagioli, Di Lorenzo, Scamacca e stop Meret”

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Parla ancora Luciano Spalletti direttamente dal ritiro della Nazionale: ecco le dichiarazioni sui singoli e non solo in conferenza stampa.
Alessandro Cosattini

Parla ancora Luciano Spalletti direttamente dal ritiro della Nazionale. Il commissario tecnico oggi si è espresso anche sui singoli in vista dei prossimi Europei (domani attesi i convocati definitivi). Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa, riportate da TMW.

CONTRO L'UNDER 20 - "In alcuni tratti è stato un buon allenamento, dall'altro parte hanno fatto le cose fatte bene e ci hanno creato anche qualche problema. La partita è stata fatta in maniera corretta per ricevere le informazioni che si volevano e per equiparare il lavoro con chi avevo scelto ieri. Ora andranno a casa per un giorno e mezzo di recupero con gli stessi carichi di lavoro".


BARELLA - "Io mi fido molto dei miei medici e loro mi hanno detto che è quasi certo ce la faccia a recuperare, siamo molto fiduciosi per quella gara lì (del 15 giugno, ndr). Poi però bisogna vedere lo sviluppo perché c'è da ricominciare a correre e c'è da fare un po' di cose".

MERET - "C'è stata qualche complicazione con Meret, un muscolo un po' affaticato".

LISTA - "Le liste le danno tutti il 7, perché me le volete far dare il 5? Se poi succede qualcosa bisogna che torni indietro con le valutazioni. Ho deciso, ma ci sono ancora 2-3 cose da sistemare. Per esempio Meret nel riscaldamento s'è fermato: lì per lì è una cosa, domani la sensazione può cambiare. Ha sentito contrarre un po' il muscolo, ma va un po' valutato. Domani si sa meglio l'entità dell'infortunio".

RICCI E FAGIOLI - "A me piacciono tutti e due perché poi decido di portarli e poi il ballottaggio può andare anche più in là, bisogna valutare fino in fondo le cose. Convocare sia Ricci che Fagioli perché Barella è in dubbio per l'Albania? Mi sembra difficile perché poi bisogna lasciarsele le scappatoie da altre parti. Penso sia difficile, ma sono tutte valutazioni che voglio fare con calma dopo aver visto la gara di oggi".

AMICHEVOLE - "È stata una buona partita, Scamacca è entrato dentro bene. Oggi a quell'ora faceva caldo così da permettere ai ragazzi di rientrare a casa con le famiglie per l'ora di cena, sono tutte piccolezze che fanno un po' di squadra e gruppo. Stamattina poi abbiamo rivisto la gara di ieri e siamo convinti che molte cose le hanno fatte bene, come fase di non possesso l'abbiamo fatta molto bene e spesso siamo andati a fare queste cose di venti metri. Qualche riaggressione la puoi fare, ma se sono tante diventa più difficile. Certo, sugli spigoli e sulla trequarti possiamo fare meglio, gli scambi nell'angusto vanni fatto meglio ma abbiamo la qualità per farlo. A inizio ripresa abbiamo fatto molto bene: ci sono cose positive e altre da rivedere. Però non dimentichiamo che la Turchia ha tanti giocatori forti che giocano in squadre di primo livello. Gatti, El Shaarawy e Ricci con l'Under 20? E' un imposizione rispetto a ciò che avevo a disposizione, ho questi nomi e li devo mettere in campo. Fagioli ha giocato un po' ieri era da schema fargli giocare un tempo solo, El Shaarawy lo conosco bene ed è migliorato da quando ce l'avevo io".

SODDISFATTO - "Ciò che mi ha soddisfatto di più è il fatto di aver scelto bene come persone, l'ho detto anche stamattina a loro. Il gruppo è importante e questo fatto di sapersi prendere carico anche delle cose del compagno, del dar meriti ai compagni, sono tutte qualità contrarie all'egoismo: si divide tutti in parti uguali e di questo sono molto soddisfatto. L'unica preoccupazione è che io sia all'altezza della qualità che hanno loro, spero di essere una bella persona con loro come loro lo sono con me".

SCAMACCA - "Su Scamacca, voi ci avete posato il mirino: a definirlo pigro siete stati voi. Però è stato pronto, ieri ha fatto il suo allenamento: è tutto ok. Ha queste due situazioni che siccome noi siamo l'Italia viviamo tutte le cose con un po' di apprensione, ma per ora è tutto sotto controllo e abbastanza normale. Ci sta avere queste piccole difficoltà di dover stare attento a qualcuno come quantitativo di allenamento".

MODULO - "Quando la palla la perdi spesso non puoi andare a pressare sempre. Portare questi esterni di corsa lunga è una cosa che è partita e va tenuta presente, ci sono sempre più squadre che giocano col 3-5-2 o col 3-4-2-1. E' una cosa che si può fare, cambiano un po' le misure per non ritrovarsi in difesa con tre giocatori contro uno".

FOLORUNSHO - "Folorunsho ti dà soluzioni differenti come fisicità, poi ha il tiro da fuori ed è bravo sui colpi di testa. I calci piazzati sono una bega nella competizione, risolvono molte partite per cui averne un po' più fisico può aiutare. E poi è abituato a giocare là, a rincorrere sulla fascia. Lui è un incursore a tutti gli effetti, abituato ad avere l'avversario sul groppone ed è lì che regge botta".

CONTE - "Non devo commentare niente di ciò che succede a Napoli: mi fa piacere che riescano a prendere allenatori di un certo livello e valore che sono top, è segno che s'è lavorato per andare a prendere persone top. Mi farebbe piacere rivedere il Napoli... Io sono cittadino napoletano".

NON CONVOCATI - "Cosa dirò? Che mi dispiace. E mi piacerebbe sentirmi dire che si è sempre a disposizione per la maglia azzurra. Questo gruppo è grossomodo lo stesso che porterò con me anche in futuro, insieme a quelli che ho lasciato a casa e che fanno parte della rosa dei calciatori sotto controllo. Cambi? Sono possibili fino al giorno prima della prima partita dei cambi per motivazioni particolari e per questo gli chiederà di restare in considerazione. Diciamo che domani sera dovrei stilare la lista dei 26".

CAMBIASO - "Cambiaso è un calciatore che avevamo già convocato ma un paio di volte era infortunato al momento del raduno. Ormai s'è specializzato, lui lo sa puntare l'uomo e ieri quando l'ho fatto giocare più alto ha dimostrato di avere entrambe le fasi. E' un calciatore intelligente, usa benissimo il destro e il sinistro e ha relazione col gioco della squadra. Ha un po' tutto e per questo diventa facile innamorarsi".

DI LORENZO - "Di Lorenzo secondo me ha fatto una buona partita, soprattutto 2-3 chiusure fulminanti. Poi non c'è stata una grandissima qualità nei ributti, ma quello fa parte un po' del contesto e della partita. Per quanto riguarda la sua situazione a Napoli io non ne ho parlato con lui: ha l'età, ha la maturità e tutto ciò che serve per valutare ciò che è corretto per la sua persona, per la sua persona e per la sua carriera".

CALAFIORI - "Il problema è che si va poco all'estero, bisognerebbe andare a fare di più queste esperienze all'estero. I giocatori delle nostre Primavere preferiscono fare la panchina da noi piuttosto che giocare all'estero in campionati di secondo livello. Quando vai all'estero non hai tutte quelle divagazioni che puoi avere a casa, lì ti viene la voglia di tornare e di mettere in pratica quella che è una crescita caratteriale e qualitativa per farti vedere e notare, per essere riportato di qua. Non va più molto di moda farsi il culetto ma ti dà sempre una forza maggiore... Se si sta qui, si preferisce stare in panchina, non giocare mai, il procuratore preferisce tenerlo qui, si fa poca esperienza. Questo è uno dei motivi per cui nascono pochi calciatori. Abbiamo pochi giocatori che vanno all'estero per fare esperienza. Le nostre Nazionali giovanili sono tutte di livello, poi vediamo che a un certo punto facciamo fatica a sforare il gap: se in Italia non hai spazio, vai altrove a trovarti spazio".