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Mourinho: “La verità sul Brasile! Pellegrini, cosa sta succedendo”. E attacca Massimo Mauro

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Jose Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa e a Mediaset dopo la vittoria in Coppa Italia con la Cremonese. Queste le sue dichiarazioni.
Marco Astori

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa e a Mediaset dopo la vittoria in Coppa Italia con la Cremonese. Queste le sue dichiarazioni, a partire dall'attacco a MassimoMauro: “C'è Massimo Mauro (chiede prima di parlare, ndr)? Per un ex calciatore non rispettare gente che mangia dallo stesso piatto, come noi, è una cosa brutta. Ci sono commentatori e commentatori, chi capisce rispetta chi mangia nel tuo stesso piatto. Anzi, mi sembra che ancora da lì ci mangi... Verrà anche per soldi, oltre che per la sua bella faccia".

PARTITA - "Abbiamo fatto il massimo per non soffrire tanto. Bisogna rispettare le nostre difficoltà e e quello che diamo: nessuna squadra in Italia ha vinto una partita con un unico difensore centrale. Siamo tutti uniti e diamo sempre il massimo. Anche Kristensen non è un difensore, ma è molto veloce e ha grande fisicità: mi sono fidato di lui per prendere la loro gente veloce. Poi abbiamo messo Dybala a creare, Azmoun dietro a Lukaku: se fossimo usciti saremmo usciti morti di stanchezza ma per fortuna abbiamo vinto meritatamente".


COMPATTEZZA - "Non so come arriveremo al derby, siamo questi: siamo uniti e diamo tutto, se Lukaku deve giocare difensore lo fa. Andiamo avanti con tutto quello che abbiamo e con tutto il rispetto del club: ora abbiamo l'Atalanta e siamo questi. Azmoun va via la prossima settimana, Mancini è infortunato e diffidato, Paredes e Cristante sono diffidati. Non so come arriveremo alle prossime partite ma sono sicuro che ci arriveremo con tutto quello che abbiamo e con tutto il rispetto che meritano club e tifosi".

CAMBIO MODULO - "Sono contento per come abbiamo giocato però è dura: è un rischio enorme che dovevamo prenderci. Se non ho difensori è meglio per i giocatori giocare a tre per dividersi meglio lo spazio. Sono rimasti Cristante e Kristensen che non sono difensori centrali: Bryan per giocarci dobbiamo stare a tre. Giocare più di venti partite senza Smalling per noi è drammatica, Kumbulla poteva aiutarci e Ndicka stava lavorando benissimo. Queste sono grandi difficoltà per noi".

TRIDENTE - "Rivedere Dybala, Lukaku e Azmoun dall'inizio? Onestamente, se domenica iniziamo con la squadra che ha finito questa partita, finisce dopo 20 minuti: abbiamo difeso con sei più quattro e con solo due difensori. Con una squadra che ci attacca andremmo in grandissima difficoltà: Dybala non è un'ala, Lukaku e Azmoun sono fisici e non si abbassano. Dopo questa domanda, tutti diranno che il problema della Roma non è la mancanza di difensori è che deve giocare con 6 attaccanti".

BRASILE E ALTRI ALLENATORI - "Il Brasile con me non ha parlato, al mio agente ho detto di non parlare con nessuno finché non sappiamo se la Roma vuole che io rimanga o meno. Può essere vero o una bugia. Sugli altri allenatori non credo sia vero: io mi fido molto dell'onestà e la reciprocità e non ho nessun motivo per pensare che i Friedkin non siano onesti come lo sono io. Io mi fido al 100% della loro onesta: questo non significa che mi vogliano qua, ma non credo sia vero che parlino con altri alle mie spalle. Settimana prossima inizierà un documentario gigante su Netflix: ci sono cose che si sapranno solo là, mi pagano bene e devo dare loro cose mai uscite. E lì saprete che sono un pazzo totale perché non avevo ancora firmato ma avevo dato la mia parola: ma c'era un club che mi voleva e che rompessi il mio compromesso con la Roma. Io non sono andato: tutti mi hanno dato dello stupido totale. Quando ho parlato con Portogallo e Arabia, il primo a saperlo è stato il presidente: io non credo che parli con altri alle mie spalle, mi fido della loro onestà visto che io l'ho fatto per loro".

PELLEGRINI - “Il momento che sta passando è un momento che voi potete analizzare da fuori, però dalla mia prospettiva non ho mai nella vita e nella carriera puntato il dito contro un giocatore che si allena bene, che vuole far bene e in campo dà il suo massimo. Se ha delle difficoltà fisiche o del ritmo o dell’intensità del gioco, non lo critico in questa situazione. Ci aspettiamo sempre di più dai grandi giocatori, ma non sono capace di essere critico o deluso, ho sempre rispetto per chi dà tutto. Gran gol contro il Napoli, con la Juventus è andato in panchina ed è entrato con professionalità, poi ha dato il massimo. Non ha fatto una cattiva partita, ma nemmeno stratosferica. Per me Kristensen ha fatto una partita stratosferica, penso alla sua concentrazione e che ha giocato in una posizione che non conosce, per me ha fatto molto bene e ha aiutato la squadra a essere capace di rispondere al contropiede di una squadra molto difficile”.

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