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Montero: “Yildiz talento come Del Piero, Chiesa fa la differenza e Fagioli sarà un pilastro! Djaló…”

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La Juventus chiude la stagione con una vittoria, finisce 2-0 contro il Monza: ecco le parole di Paolo Montero sui singoli e non solo.
Alessandro Cosattini

La Juventus chiude la stagione con una vittoria: finisce 2-0 contro il Monza. Ecco le parole di Paolo Montero a DAZN, Sky e in conferenza, riportate da juventusnews24 e TMW: “Discorso alla squadra? Ero emozionato. Il mio discorso, mi conoscete perché parlo poco, è stato semplice. Gli ho detto che venivo non a stravolgere ma a collaborare e che mi sentivo orgoglioso di stare di fronte a loro. Vengo quando gioca la Juve allo stadio, come un tifoso in più. Per me era un onore per stare davanti a loro, gli ho detto che venivo solo a collaborare”.

CHIESA - “Federico a sinistra? Abbiamo fatto la valutazione di chi stava meglio, per questo abbiamo scelto questa formazione. Lui con la qualità che ha può giocare a destra come fatto a Firenze e può giocare a sinistra come fatto alla Juve e in Nazionale. Il campione, come ho vissuto in questo ultimo periodo Federico, si è preparato bene. Fa la differenza, secondo me lui, se ha questo ritmo qua, può fare la differenza anche dentro. Se cerca lo spazio da crearsi nell’uno contro uno è micidiale. Anche prima della partita lo abbiamo detto che se si costruiva a quattro poteva entrare lui e creare la superiorità dietro i centrocampisti del Monza. Con quelle qualità lui e Kenan possono giocare esterni o dentro, l’importante è creare la possibilità nel gioco per avere lo spazio per puntare nell’uno contro uno l’avversario. Come nel primo gol si è visto che quando ti punta ti salta”.


FAGIOLI - “Oggi ha fatto il regista. In un altro ruolo è lo stesso discorso fatto per Chiesa. Legge bene le situazioni, legge bene dove posizionarsi. Nel poco che l’ho visto ho visto che lui prende informazioni per dove posizionarsi e trovare i compagni prima di ricevere palla, che è fondamentale nel calcio moderno. Per fortuna è stato convocato da Spalletti. Può diventare un pilastro della Juventus perché ha la personalità per farlo".

ALLENATORE JUVE - “Sono stato molto felice, emozionato, grato per la fiducia che mi hanno dato i dirigenti. I giocatori mi hanno aiutato tanto, così come lo staff, a sentirmi a mio agio. Le sensazioni sono positive. L’obiettivo era il terzo posto, i giocatori si sono posti questo obiettivo. Ovvio che dipendiamo dai risultati dell’Atalanta, ma in questo momento la Juve e questo gruppo hanno ottenuto tutti gli obiettivi prefissati. Complimenti! Per fortuna la festa è finita con Alex che ha fatto gol, tutto lo stadio lo ha applaudito come meritava, è stato un grande uomo e un grande campione”.

SCELTE INIZIALI - “Abbiamo fatto una valutazione con lo staff e abbiamo messo i giocatori che stavano meglio sapendo che dovevamo ottenere il terzo posto. E’ stato semplice, abbiamo scelto questa squadra e questi i nomi. I tre attaccanti e il 3-4-3 è relativo, la valutazione è stata così, non si è pensato molto. In due giorni non hai molto da fare. Con i campioni che ha la Juve è tutto semplice”.

COSA LASCIO - “Ho trovato un grande gruppo e grandi uomini, è quello che mi porto io. Oltre ad essere campioni sono grandi uomini per come li ho visti. E’ questo quello che mi interessa. Coro tifosi? E’ un orgoglio per me il coro che mi hanno fatto. Ringrazio i tifosi. Quando sono a Torino è un orgoglio l’affetto che ogni volta che mi mostrano e mi fanno sentire. Quando cammino a Torino è come se fossi a Montevideo, a casa mia”.

SCUDETTO - "Non posso dare troppi giudizi, perché sono stato tre giorni con loro. Posso dire che è una squadra forte. La Juventus ha raggiunto questi obiettivi e non tutti gli anni si può vincere. Questa squadra è attaccata alla maglio e questo mi ha reso felice e mi porterò questi ragazzi nel cuore".

YILDIZ - "Qualcosa di Del Piero e se poteva starci nella mia Juve? Sì, questi giocatori potevano giocare. Kenan ha talento come Del Piero. Yildiz preferisce giocare partendo da sinistro, mentre Alex giocava più centrale. Per Kenan questo è un bel paragone, perché alla Juve ci sono tre bandiere: Boniperti, Scirea e Del Piero".

DJALÓ - "È un giocatore velocissimo e in questi minuti ha dimostrato di poter giocare alla Juventus, perché ha personalità e tanta velocità come richiede il calcio moderno".