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Lotito: “Felipe, non c’è rottura sul rinnovo! Non vogliamo mandare via Immobile, l’Arabia…”

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Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Serie A. Queste le sue parole.
Marco Astori

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Serie A. Queste le sue parole riprese da LaLazioSiamoNoi.

IMMOBILE - "Dovrebbe parlare del suo futuro, la società confida molto su Ciro. Ho un rapporto famigliare con lui, non c’è nessuna intenzione di mandarlo via. Rimango sorpreso che possa andare in Arabia, ho un contratto con lui, si dovrebbe conciliare anche la volontà del club. Ciro è una persona di famiglia, ho un grande affetto nei suoi confronti, poi nel calcio capitano i momenti non positivi. Sono convinto che tornerà ad essere fondamentale".


LUIS ALBERTO - "Luis Alberto è una persona particolarissima dal punto di vista caratteriale. Ha una posizione collaborativa ora come ora. Quando è andato via Milinkovic, lui aveva un’offerta dall’Arabia Saudita, ho ritenuto che potesse incarnare lo spirito dello spogliatoio. Mandando via Milinkovic è salito di un gradino. Poi ultimamente ci mette determinazione, passione, spirito di sacrificio".

FELIPE ANDERSON - "Felipe Anderson è un ragazzo d’oro a cui sono legato, abbiamo un’affinità, lui è molto religioso. È una persona con la quale abbiamo un bel rapporto, non c’è rottura, c’è disponibilità al rinnovo. Ora dobbiamo trovare un punto d’incontro".

CATALDI - "Cataldi è cresciuto nel settore giovanile, poiché aveva un fisico poco sviluppato, allora l’abbiamo mandato a giocare in una squadra satellite nostra, ha fatto bene e l’abbiamo ripreso. poi ha fatto il percorso che meritava di fare".

ROMAGNOLI - "Anche lui è laziale, è voluto venire alla Lazio perché ci teneva. E' un ragazzo di Nettuno che ha quei valori sani della provincia, ha fatto una scelta di cuore con noi, di appartenenza e di lazialità. Con noi si è creato un bell’equilibrio, ha un bel profilo e un ruolo".

SARRI E MERCATO - "Sarri è un grande insegnante di calcio, maestro. È una persona caratterialmente particolare, che con me va d’accordo. Abbiamo dei confronti, non abbiamo mai litigato. Io sono un presidente che fa il presidente, che dopo 20 anni è in grado di capire quali sono le esigenze della squadra. Con Sarri ci confrontiamo, anche in modo accesso, lui è integralista, ma credo che abbia stima della mia persona. Lui nel mercato di quest’anno chiedeva Ricci e Berardi. Io ho tentato di raggiungere questi obiettivi, ho ricevuto richieste fuori di qualsiasi logica, sia economica che in relazione all’età. Abbiamo preso Rovella che non credo sia inferiore a Ricci. Non penso che i giocatori che abbiamo preso siano inferiori a Zielinski che è ancora sul mercato e non ha compratori. È un lavoro che richiede maggiore impegno da parte sua. Il paradosso è che la squadra ha vinto con le squadre importanti e perso con le piccole. La mentalità la devi dimostrare, quello che conta, oltre le qualità, è la tenuta mentale, il campione è quello che riesce ad esprimere sempre le proprie potenzialità".

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