POPOLARITÀ A MILANO - "Mai vista una cosa così. Gli italiani, i “tifosi”, come vengono chiamati, sono incredibili. C'è davvero fervore, passione, amore per il club, per i colori... Da parte mia cerco di rimanere semplice, naturale. Nessuno è perfetto, tutt’altro. Tutti commettiamo errori lungo la strada. La prova è che lo scorso fine settimana (a Lecce, ndr) ho preso il secondo cartellino giallo dopo una brutta reazione. Anche se non insulti l'arbitro, ci sono sempre momenti in cui devi saperti contenere. Questo dimostra che sono umano. Ma è certo che dobbiamo essere un esempio ed è un piacere essere riconosciuti anche da un buon numero di francesi".
VINCERE LA CHAMPIONS - "Gli italiani, i milanisti in particolare, hanno una storia speciale con questa competizione che hanno vinto sette volte. Nelle serate delle partite europee si sente che a San Siro succede qualcosa. L'anno scorso arrivammo in semifinale. Speriamo di arrivare il più lontano possibile, ma è molto dura, c’è molta competizione…".
PORTIERE COL GENOA - "Nonostante tutto quello che ho passato nella mia carriera, anche a 37 anni, è stato qualcosa di unico. Non mi ero mai trovato in quella situazione. La sensazione era diversa da quella di segnare un gol. È stato altrettanto divertente, c’era molto orgoglio e adrenalina. Il mio cuore batteva a duecento all'ora. C'era la gioia di aver "salvato" un po' la squadra con questa uscita un po' kamikaze, poco accademica ma efficace. Mi ha reso felice per la squadra. E lì, ovviamente, la gente ha cominciato a cantare “l'ha parata Giroud…”. Eravamo in due a voler andare in porta, Christian Pulisic e io. Christian diceva di voler andare. Non voglio dire che non avrebbe fatto bene in porta, ma io occupavo più spazio. È vero che è meglio metterne uno più grosso. Allora i ragazzi dello staff mi hanno detto di mettermi i guanti. Mi sono sentito piccolo, piccolissimo al momento del calcio di punizione al limite dell'area. Ti senti vulnerabile. E i guanti erano troppo grandi. Mike ha le mani più grandi delle mie! Alla fine mi hanno fatto una cornice con la foto, la targa della partita e la data. È bello, resterà nella storia".
OBIETTIVI - "Se penso già al prossimo Europeo? Non guardo troppo avanti. Il mio obiettivo è fare una grande stagione con il Milan e vincere la seconda stella, che sarebbe sinonimo del 20° scudetto del Milan. Non sarà facile, ma ci crediamo. Fare bene in Champions League, vincere l’Europeo con la Francia e poi faremo un bilancio".
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