Sta facendo molto discutere la decisione del Giudice Sportivo sul caso Acerbi-Juan Jesus: il difensore dell'Inter è stato infatti assolto a causa di mancanza di prove.
Sta facendo molto discutere la decisione del Giudice Sportivo sul caso Acerbi-Juan Jesus: il difensore dell'Inter è stato infatti assolto a causa di mancanza di prove. Il Corriere dello Sport racconta così come ha preso il giocatore l'esito del processo, mentre secondo Sky sarà subito titolare contro l'Empoli: "Una settimana fa, Acerbi sembrava sul punto di perdere tutto. Una condanna per razzismo, infatti, al di là della pesantezza della squalifica, sarebbe stata una macchia indelebile sulla sua carriera. L’Europeo con la Nazionale, la Coppa Italia, le due Supercoppe e il quasi scudetto con l’Inter avrebbero assunto inevitabilmente una luce diversa. Senza contare le conseguenze: addio all’azzurro e alla rassegna continentale della prossima estate, e addio pressoché certo anche al nerazzurro, nonostante un altro anno di contratto. Logico, quindi, che ieri pomeriggio fosse contento, ma soprattutto rasserenato, per la decisione del Giudice Sportivo. Ha festeggiato con la sua famiglia, la compagna Claudia, e le due figlie Vittoria e Nala. Proprio tra i suoi affetti più cari, si era rifugiato, per resistere al tritacarne in cui era precipitato.
Peraltro, avrebbe faticato ad accettare e a sopportare una condanna per qualcosa che era certo di non aver commesso. Sin da quando è scoppiato il caso, infatti, non ha mai fatto un passo indietro, non ha mai avuto un attimo di incertezza: è sempre rimasto fermo sulla sua posizione, ribadendo la sua versione. E tale fermezza ha finito per convincere anche l’Inter. Già perché quando il difensore era stato rispedito a casa dalla Nazionale, rilasciando pure dichiarazioni ai giornalisti al rientro a Milano, in viale Liberazione non venivano esclusi provvedimenti drastici. Occorreva, però, passare attraverso un confronto diretto con il giocatore. Ebbene, quando è andato in scena (martedì 19 marzo), la perentorietà di Acerbi ha spinto a cambiare linea. Nel senso che c’è stata la rinuncia a diffondere un comunicato, preferendo puntare sul silenzio. E, nei giorni successivi, non è mai venuto meno l’appoggio per l’ex-Lazio. In sostanza, il messaggio è stato: visto che respingi ogni accusa, noi stiamo dalla tua parte fino a che il Giudice Sportivo non darà la sua sentenza. Ovvio che se fosse arrivata la condanna per razzismo le conseguenze sarebbero state durissime: l'Inter non avrebbe potuto accettarlo. E Acerbi era il primo a saperlo. Non è stato così e l’Inter, coerentemente, ha scelto continuare rimanere nel silenzio.