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Allegri: “Alcaraz può giocare, ora Rabiot farà tre mesi buoni! Su tridente, modulo e futuro…”

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Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Frosinone. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Frosinone. Ecco le sue dichiarazioni.

SETTIMANA - "E' stata una buona settimana di lavoro come lo sono state le altre: nel calcio succedono anche questi periodi, domani è una partita difficile contro una squadra che crea. L'obiettivo è tornare a vincere".


ALCARAZ - "Sono contento di quello che sta facendo, domani può darsi giochi: ma dovrò valutare tra oggi e domattina. E' un buon giocatore, non ha tanta esperienza ma ha tecnica e un buon tiro: è una mezzala offensiva o può giocare sotto la punta".

ATTACCANTI - "Non ho pensato alla diffida di Vlahovic, domani andrà in campo la formazione migliore per battere il Frosinone: chi è in panchina sarà pronto a dare una mano. Sta a noi rovesciare questo momento, nessuno ci può regalare una vittoria o aiutarci: domani dobbiamo fare una partita di ordine, tecnica e fisicità sapendo che una vittoria ci farebbe vedere le cose in un altro modo. Non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi ora: questo è il calcio. Spero di indovinare la formazione, altrimenti se la sbaglio in panchina magari avrò giocatori importanti che mi permettano di aggiustarla".

RABIOT - "Sabato non facendo una bella partita ha fatto gol, sono molto contento: lui è il motore di questa squadra a livello fisico e tecnico, ci si aspetta da lui sempre qualcosa in più. Sicuramente farà tre mesi di buone prestazioni".

TRIDENTE - "Avremo la possibilità in futuro di lavorare per arrivare a giocare con uomini più offensivi come Yildiz, Chiesa e Vlahovic: anche Cambiaso è offensivo. Bisogna essere più bravi a sfruttare le occasioni e ritrovare solidità".

DIFESA A 4 - "Noi difendiamo sempre a 4, non dobbiamo cambiare niente".

FUTURO - "Se firmerei ora in bianco? In questo momento non firmerei niente, ho un contratto fino al 2025 e la priorità è domani e arrivare in Champions League: abbiamo il dovere di confermare il risultato dell'anno scorso, visto che non è dipeso da noi il fatto di giocarla quest'anno. Il fatto di mantenere una certa posizione in classifica anche cambiando tanti giocatori e abbassando l'età media significa che la società ha fatto un buon lavoro. Bisogna stare attenti a non farsi distrarre dall'anno prossimo perché non abbiamo la certezza né di entrare in Champions né di giocare la finale di Coppa Italia al momento. Ci vuole pazienza ed equilibrio. Io sono molto realista: la società mi ha chiesto di rientrare in Champions, non è l'obiettivo minimo. La Juventus è sempre stata una società che sarà pronta a programmare il futuro, al momento dobbiamo pensare tutti al raggiungimento dell'obiettivo: bisogna avere le spalle larghe vincendo innanzitutto domani".

RESET - "Quest'anno abbiamo fatto tre partite simili: col Bologna in casa, a Sassuolo e a Verona, sono state spaccate in due. Una l'abbiamo pareggiata e due perse, noi non siamo per queste partite: dobbiamo essere molto più ordinati, nelle partite come a Verona può succedere di tutto. Ho parlato di costruzione perché bisogna far fatica e grande sacrificio: ma se non fai le cose bene senza equilibrio rischi di distruggere tutto. Non siamo in questa situazione, di questi momenti ne abbiamo passati e passeranno: l'importante è essere concentrati sull'obiettivo Champions League che garantisce un futuro importante a questa società. Il resto non conta. Bisogna essere allineati e concentrati sulla gara di domani".

ENTUSIASMO - "C'è sempre, per me allenare è passione: soprattutto alla Juventus. Lo è stato in tutte le squadre, faccio parte di questa società da 8 anni e c'è molta responsabilità. Abbiamo iniziato un progetto da quando sono tornato, ora stiamo continuando. E' normale che alla Juventus devi cercare di vincere, ma tutti abbiamo l'ambizione di farlo e facciamo il massimo. Ma ci sono anche le avversarie L'altro giorno ho guardato dei dati: i 38 scudetti della Juve sono divisi così, 5 nell'era Carcano, 9 scudetti ora. Poi la Juventus non ha vinto mai più di 2 scudetti di seguito. Questi scudetti hanno 'drogato' la realtà delle cose. Vincere tre scudetti è difficilissimo, la Juve non l'ha mai fatto nella storia. La cosa straordinaria sono stati questi anni, siamo in un momento di costruzione. Poi cerchiamo di portare a casa la Coppa Italia e poi l'obiettivo della società, la crescita dei ragazzi. Conta la partita di domani. Contano i 3 punti fondamentali per riprendere il cammino. Serve continuare su questo. Non finisce il campionato domani, servono minimo 70 punti. Questo passaggio a vuoto può essere utile per la crescita della squadra".

ATTACCHI ESTERNI - "Alla Juve è bello se ti piace la pressione: qui non va mai bene niente, bisogna cercare di vincere per passare belle giornate. Fa parte del DNA della Juve, è il bello di questo: bisogna allenarsi alle critiche e al fatto che bisogna essere competitivi".

CROLLO DI CERTEZZE - "Assolutamente no, con l'Empoli siamo rimasti in dieci, Inter e Udinese sono state partite buone e il risultato ci ha penalizzato. Verona è stata la partita peggiore perché siamo stati disordinati per la voglia di vincere subito: domani abbiamo cento minuti per vincere e dovremo fare una partita solida".

CHAMPIONS - "Ci sono Atalanta, Bologna, Roma e Lazio: ci sono tanti punti ed è difficile dire chi è la più pericolosa".

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