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Allegri: “Lascio una Juve vincente se non sarò più io l’allenatore, tutti dicono così. Giuntoli…”

Allegri: “Lascio una Juve vincente se non sarò più io l’allenatore, tutti dicono così. Giuntoli…” - immagine 1
La Juventus ha vinto la Coppa Italia, vincendo 1-0 contro l’Atalanta nella finale di Roma. Dopo il successo, Massimiliano Allegri ha parlato così, come raccolto da Tmw.
Guglielmo Cannavale

La Juventus ha vinto la Coppa Italia, vincendo 1-0 contro l’Atalanta nella finale di Roma. Dopo il successo, Massimiliano Allegri ha parlato così, come raccolto da Tmw: "Devo ringraziare solamente i giocatori, che hanno regalato alla società e a me una bella vittoria".

GESTO VERSO GIUNTOLI - "Gli ho detto 'vai via'? Sono abbastanza fortunato, ho allenato grandi squadre e ho fatto parte e faccio parte tuttora di grandi società. Sono molto contento. Dobbiamo gioire della vittoria, partivamo sfavoriti: complimenti all'Atalanta e in bocca al lupo per l'Europa League. Il resto... La Juventus è vincere e stasera l'abbiamo fatto. Con Giuntoli? Non è successo niente, stavo festeggiando con la squadra e con la curva. Rispetto molto la società e gli uomini. Abbiamo vinto e il resto non conta nulla. I ragazzi hanno fatto una stagione importante. Se l'anno prossimo non sarò più l'allenatore della Juventus, lascio una squadra forte. La società farà le sue valutazioni".


RAPPORTO CON GIUNTOLI - "Mancano dieci giorni e poi risolveremo il problema parlandoci, vedendo quello che sarà il futuro della Juventus. La Juventus deve vincere e stasera i ragazzi lo hanno fatto nel migliore dei modi".

ELKANN - "Ho parlato con la proprietà, mi ha fatto piacere vedere l'ingegnere. Ma più che me deve ringraziare i giocatori per la partita straordinaria".

RABBIA FINALE - "Piaciuto? L'importante è divertirsi. Non ho perso il controllo... Tutto normale".

COSA LASCIO ALLA JUVE - "Mi hanno già esonerato? (ride, ndr) La squadra ha un'ottima base. Il presidente Agnelli mi aveva chiesto sostenibilità e competitività, stasera abbiamo vinto e siamo molto contenti. Lascio una Juve vincente - se non sarò più io l'allenatore, visto che tutti dicono così - in Champions e con un trofeo in mano".

SASSOLINO - "Dalle scarpe nulla perché ho i gommini del campo. L'emozione di un trofeo è unica, stasera abbiamo avuto uno stadio meraviglioso con due belle tifoserie e una partita tecnica, con tante occasioni. Fortunatamente abbiamo vinto noi ed è la cosa più bella, ma già essere a una finale significa essere andati bene".

JUVE - "Cosa c'era dentro a questa sera? Assolutamente niente, che la Juventus ha vinto e tutto si racchiude in questa frase. Molto contento per i ragazzi, hanno regalato una gioia alla società, ai tifosi e a me. Vincere non è mai facile, ma è nel dna della Juventus".

NICOLUSSI - "Ragazzo intelligente, potevo usarlo di più e si è messo a disposizione come tutti. Dalla sconfitta con l'Inter abbiamo passato 3 mesi duri, la Juventus è una società importante e pesante. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, entrando in Champions e arrivando in finale di Coppa Italia".

VITTORIA DI GRUPPO - "Vittoria di squadra. Non era facile, quando sei in un grande club le critiche ti arrivano addosso. per i ragazzi questi 3 mesi sono importanti per la crescita e per quello che faranno in futuro alla Juventus".

RIVINCITA - "E' una questione di rispetto, di comportamenti e di valutazioni. Contento di far parte di questa società, devo solo ringraziare per tutti i trofei che mi hanno fatto vincere. Le vittorie vanno festeggiate, poi da domani la Juventus deve prepararsi di nuovo per vincere".

FUTURO - "La società ha diritto di tenere o meno un allenatore. Per me era una serata importante, di finali in carriera ne ho giocate diverse. Stasera mi sono veramente divertito, si vive per questi eventi e spero di viverne altri in carriera".

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