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Ag. Fagioli: “Gli abbiamo detto noi di autodenunciarsi e curarsi”. La squalifica può essere di 10 mesi

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Parla procuratore di Nicolò Fagioli con il centrocampista della Juventus che va incontro ad una squalifica. I dettagli.
Andrea Agostinelli

Marco Giordano, procuratore di Nicolò Fagioli, ha rilasciato una breve dichiarazione a La Repubblica in merito al coinvolgimento del centrocampista della Juventus nel caso scomesse: "Nessuna mala gestione, siamo stati noi a dirgli di denunciare. Il padre dice che non era a conoscenza di niente e punta il dito su chi cura gli interessi del giocatore. Alcuni piccoli procuratori parlano della mala gestione di agenzie multinazionali. L’unica cosa che posso dire è che il nostro assistito aveva questi problemi pregressi alla firma con noi, la Caa Stellar. Eravamo in prossimità dell’estate e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di consigliargli di autodenunciarsi e curarsi".

Maggiori arrivano da La Gazzetta dello Sport: "Fagioli dovrebbe a breve arrivare al patteggiamento. Lo juventino, al netto di clamorosi colpi di scena, sarà infatti sentito dalla Procura federale per l’ultima volta nel corso di questa settimana, quindi dovrebbe arrivare la squalifica: con un accordo prima del deferimento la pena viene automaticamente tagliata del 50% (dunque lo stop minimo di 3 anni scenderebbe a 18 mesi), più un’ulteriore riduzione figlia delle informazioni che per primo ha voluto fornire e che dovrebbe portare lo stop a 10 mesi... Col mandato di sequestro dei suoi dispositivi elettronici, il pm Manuela Pedrotta era convinta potesse giungere a qualche altra verità sulla rete degli scommettitori: in effetti Fagioli chattava apertamente su alcune puntate, insieme ad altri colleghi e amici che condividevano il suo stesso vizio inteso solo come uno svago. Succede tutto nella sua residenza a Piacenza, durante giorni liberi dall’attività con la Juve: Nicolò viene messo di fronte alle proprie responsabilità dalle forze dell’ordine, ammette subito le sue colpe mostrandosi collaborativo nella ricostruzione della sua tendenza al gioco. Subito dopo si autodenuncia alla Procura della Figc: spiega di non aver mai puntato sulle sue partite e sulla Juventus, ma ammette di aver scommesso anche sul calcio, sulla Serie A e sulla Champions, anche se in misura ridotta rispetto ad altre discipline come il tennis, di cui è molto appassionato. Il procuratore Chiné avrà modo di verificare l’affidabilità della ricostruzione di Fagioli subito dopo aver ricevuto gli atti delle indagini dalla Procura di Torino: torna tutto, rispetto a quanto ammesso da Nicolò nella sua autodenuncia. Non è un aspetto banale, ai fini del provvedimento che arriverà".


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