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Fantastorie – Pianti, gufate e colpi di scena: ecco com’è andata contro il mio rivale storico

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Ci sono avversari e avversari. Nel calcio come nel fantacalcio, ognuno ha le sue vittime preferite e le sue bestie nere. E poi i rivali storici, quelli contro cui vincere vale doppio. Riceviamo la fantastoria di Damiano, reduce da un intenso...
Edoardo Cannavale

Ci sono avversari e avversari. Nel calcio come nel fantacalcio, ognuno ha le sue vittime preferite e le sue bestie nere. E poi i rivali storici, quelli contro cui vincere vale doppio. Riceviamo la fantastoria di Damiano, reduce da un intenso weekend, deciso all'ultimo respiro:

"Ci sono giornate del fantacalcio che aspetti dall’inizio dell’anno che arrivino, ci sono giornate che sai benissimo che decideranno il campionato e influenzeranno il tuo umore per tutta la settimana che verrà: sono quelle giornate in cui sfidi il tuo acerrimo rivale, da sempre.


Sono ormai 3 anni che va avanti la nostra Lega di Componente con gli stessi presidenti e 5 che sfido Piero. Dopo essere stato per gli ultimi due anni la squadra cuscinetto della Lega, quest’anno mette su una gran bella squadra, su tutti spiccano Higuain e Ljajic. Lui è quinto a 15 punti, io quarto a 17, ma i primi due sono solo a 19, mai come quest’anno è tutto aperto. La sua tattica è sempre la solita, quella del pianto sempre e comunque, ma questa volta, a causa della sosta esagera, il 7 Novembre arriva il primo messaggio: “10 a 1 che mi si rompe mezza squadra con le soste per le nazionali. Giocherai in otto e vincerai come al solito”. I 15 giorni di sosta procedono così, tra notizie false di infortuni e altre totalmente travisate: “Callejon ha la febbre, non giocherà mai”.

Il sabato gioca il suo tridente: Higuain, Callejon, Sau (sostituito da Farias), non posso lamentarmi in tre collezionano solo un assist. A mezzogiorno la sfida si accende: Gol e Assist di Quagliarella per me praticamente annullati a causa dei tre gol subiti da Consigli in 5 minuti. Il pomeriggio è totalmente a mio appannaggio nonostante la prova sottotono: 2 gol di Belotti e la singola di Felipe Anderson mi proiettano in vantaggio, Hart imbattuto e l’assist di Ljajic non mi preoccupano. Alle ore 17.05, però, Piero sfodera il suo miglior giocatore: il pianto. Come un fulmine a ciel sereno arriva sul gruppo di wa il messaggio tanto temuto: “Devo sperare in tre goal di Suso. Che pare che non giochi e non ha mai segnato in un derby nella sua storia”.

La sentenza è data, so benissimo che durante la serata Suso sfodererà una prestazione maiuscola. 5/8 della Lega di Componente si vedono a casa di Piero per gufarmela (i risultati parziali mi proietterebbero in vetta alla classifica). Come è andata lo sapete benissimo: alle 21.29 arriva il primo messaggio vocale che riapre la giornata e alle 22.01 quello che mi condanna al pareggio, con un’esultanza da parte di TUTTI i membri della Lega che neanche Galliani quando ha vinto la Champions League. Nonostante la festa a cui partecipo il malumore ha la meglio su di me, ho perso 2 punti con il mio acerrimo rivale, 2 punti che mi avrebbero portato al primo posto.

A volte, però, anche il Dio del Fantacalcio si ricorda di me ed è così che al 93’ Perisic insacca il pallone alle spalle di Donnarumma. Gesti di esultanza sfrenata, note audio irripetibili, comunicati lunghissimi si susseguono durante la notte. Alle 8.01 di ieri mattina mi sveglio e neanche faccio colazione, apro il sito, faccio i conti, prego, imploro, mi incazzo sul 5 osceno di Dzeko, ma alla fine la notizia più attesa arriva: il risultato è 78.5 a 76, punteggio che convertito mi porta a vincere 3 a 2 e, grazie alla sconfitta del primo e del secondo, mi consegna la vetta della classifica, seppur in coabitazione. È per giornate come queste, è per un gol all’ultimo minuto di una partita di cui non te ne frega nulla, è per l’ansia che ti assale ogni volta che i “tuoi” giocatori scendono in campo che ancora vale la pena il fantacalcio. E ora, grazie a Perisic, salutate la capolista.

Damiano"