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Ds Fiorentina: “Iachini, situazioni anomale hanno portato al cambio con Prandelli”

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A margine della conferenza stampa di presentazione di Prandelli, il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha parlato così: “È stato un onore lavorare con Iachini, purtroppo nel calcio ci sono situazioni anomale che ci hanno...
Guglielmo Cannavale

A margine della conferenza stampa di presentazione di Prandelli, il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha parlato così: "È stato un onore lavorare con Iachini, purtroppo nel calcio ci sono situazioni anomale che ci hanno portato a cambiare e scegliere Cesare Prandelli. È stata comunque una scelta condivisa da tutti. Siamo felici di avere Cesare con noi, lo conosco bene, sia come allenatore che come uomo, ho già lavorato con lui e gli auguriamo il meglio. Avrà un contratto fino a giugno".

ALLENATORE - "Oggi la prima cosa era parlare di Cesare, poi vorrei dire due cose su quello che mi aspetto da lui: sono stati toccati due tasti importantissimi, unione con la città e con i tifosi. Finora ci è mancata alchimia tra tutte le componenti e gli voglio chiedere questo. Siamo entrambi cavalli di ritorno che hanno fatto di Firenze una seconda casa. Si dice sempre che i cavalli di ritorno non fanno bene, io spero che con Cesare faremo bene. Qualsiasi cosa destabilizzante si dica voglio ci sia un punto fermo: è difficile trovare un'unione professionale come quella che c'è qui alla Fiorentina. Noi abbiamo tre componenti: la testa, Rocco Commisso che ci è sempre vicino, poi Joe Barone e io. Le decisioni sono sempre prese di comune accordo e il presidente entra dopo che io e Barone gli proponiamo le cose. Ogni scelta è stata condivisa. Più volte ho letto che io avrei preso un altro allenatore ad inizio stagione: no, io volevo Iachini. Avessi voluto Juric o De Zerbi, il presidente me l'avrebbe fatto prendere. Ho autonomia nelle scelte, ma chiediamo pazienza. Non sarà un anno buttato, sennò la responsabilità è mia. Io voglio un programma, abbiamo una buona squadra e ora ridiamo entusiasmo. Con il Covid una situazione come questa penalizza fortemente una società come la Fiorentina, così legata ai propri tifosi".


NAZIONALI - "Personalmente non ci ho capito nulla. La Asl ci ha messo in bolla fino al 14, poi abbiamo una comunicazione Fifa che ci obbliga alla partenza dei nostri tesserati. Manca univocità tra le parti perché non sappiamo a chi rispondere. Speriamo di fare tutti i passi giusti e aspettiamo come si evolvono gli eventi".

SQUADRA - "È una stagione stranissima, dove sono successe tante cose, Pulgar è rimasto fuori 40 giorni per il Covid ad esempio. Noi gli chiediamo solo di ritrovare empatia con tutte le componenti".