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Di Vaio: “Arnautovic, tutta la verità su Juve e United. E fatemi dire una cosa su Mihajlovic”

Di Vaio: “Arnautovic, tutta la verità su Juve e United. E fatemi dire una cosa su Mihajlovic” - immagine 1
A tutto Marco Di Vaio. In esclusiva al Corriere dello Sport, il direttore sportivo del Bologna ha parlato così tra campo, mercato e non soltanto: “La Juve ha Vlahovic e Milik, ma noi abbiamo Arnautovic. Abbiamo fatto un grande lavoro con Marko,...
Alessandro Cosattini

A tutto Marco Di Vaio. In esclusiva al Corriere dello Sport, il direttore sportivo del Bologna ha parlato così tra campo, mercato e non soltanto: “La Juve ha Vlahovic e Milik, ma noi abbiamo Arnautovic. Abbiamo fatto un grande lavoro con Marko, in ogni attimo gli abbiamo evidenziato la nostra stima. La Juve non ce lo ha mai chiesto direttamente, ma il Manchester United sì, eccome. Il Manchester non si è ritirato per colpa di quei tifosi, ma solo perché Arnautovic ha capito di essere al centro del nostro progetto oggi e nei prossimi anni. Marko si è comportato da campione vero, essendosi reso conto di quello che rappresenta per il Bologna e per Bologna. Per noi è un punto di riferimento in campo e fuori. Mi ha sorpreso per il suo coinvolgimento, per come sta aiutando anche i calciatori più giovani. Marko è molto inglese, dà sempre tutto. Tra l’altro ha anche cambiato atteggiamento nei confronti del gol. E’ sempre stato un leader, ma mentre prima pensava soprattutto agli altri e gli dava più godimento fare un assist che un gol, ora pensa sia all’assist che a fare gol”.

ARNAUTOVIC-DIPENDENZA - “Solo i suoi gol? Uno: l’importante è che Marko sia in fiducia e lo è. Due: vedrete che Barrow, Orsolini, Sansone gli andranno dietro. Paura di perderlo? No, mai, anche perché saremmo stati pronti ad andare allo scontro. Per fortuna Marko non ci ha costretti ad arrivare a quel punto”.


MIHAJLOVIC - “Fatemi dire una cosa. Non deve essere letta come una scusante, ma la mancanza di Sinisa con la sua grande personalità, con la sua infinita credibilità ha pesato sulla mancata crescita della squadra. Non lo abbiamo mai detto non volendo darle un alibi, ma è la verità. Ci fosse stato Sinisa questo Bologna sarebbe già decollato. Non mi ha ringraziato nella sua lettera? E’ stata una sorpresa, non me lo aspettavo. Rimasto male? Male no. Con Sinisa ho avuto un rapporto di grande amicizia, penso di essergli stato sempre vicino. Abbiamo pianto insieme quando ha appreso della malattia e questo ci ha unito molto”.

HOJLUND - “Rimpianto? Abbiamo preso Zirkzee e siamo felici. Ha talento e notevoli potenzialità, Thiago può farlo diventare un grande attaccante”.

THIAGO MOTTA - “C’era la volontà di costruire un progetto con un allenatore giovane, quella di Thiago è stata una scelta tecnica. Siamo certi che diventerà per il Bologna l’allenatore della svolta. E’ un grandissimo lavoratore, arriva alle 7 e 30 del mattino e se ne va alle 19 di sera. E’ chiaro che dovremo dargli il tempo per far crescere questa squadra, come è chiaro che con il suo pragmatismo e realismo dovranno arrivare i risultati”.

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