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Di Marzio: “Guerra fredda, addii, la scelta su Rangnick e Ibra: Milan in fase rivoluzione”

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Dal proprio sito, Gianluca Di Marzio di Sky Sport – su GianlucaDiMarzio.com – ha spiegato la situazione che si sta vivendo al Milan sul fronte dirigenziale: “All’indomani della presa di posizione di Boban, la proprietà del...
Fabrizio Romano

Dal proprio sito, Gianluca Di Marzio di Sky Sport - su GianlucaDiMarzio.com - ha spiegato la situazione che si sta vivendo al Milan sul fronte dirigenziale: "All’indomani della presa di posizione di Boban, la proprietà del Milan non ha reagito alle parole del CEO: nessun tentativo di provare a ricucire lo strappo tra le parti, nessun incontro tre le varie aree per provare a trovare un punto d’intesa e ripartire. L’Ad Gazidis, “accusato” da Boban di aver interferito sull’area sportiva contattando Ralf Rangnick a stagione in corso, continua ad andare dritto sulla sua strada ed è sempre più intenzionato ad affidare il Milan del futuro all’allenatore tedesco (già bloccato e che sta già studiando l’italiano)".

Di Marzio aggiunge i dettagli sulla rivoluzione: "Una scelta che Boban (e il suo gruppo di lavoro composto da Maldini e Massara) non ha accettato, con l’aggravante di non essere stato nemmeno consultato: il tutto a campionato ancora in corso. Una vera e propria guerra fredda tra le due anime presenti all’interno del Milan che ha portato di fatto alla fine del rapporto con Boban. Decisione dunque già presa da parte dell’Ad Gazidis (di comune accordo con il Cda) che presto comunicherà a Boban l’interruzione anticipata del rapporto lavorativo e che riguarderà anche gli altri componenti dell'area sportiva (Maldini e Massara), che non resteranno in rossonero con questi presupposti e con i quali si troverà una via d'uscita. Una decisione che dovrebbe essere ufficiale nel giro massimo di pochi giorni. Troppe divergenze di vedute tra la parte sportiva e il gruppo di lavoro "capitanato" da Gazidis su modelli da adottare e filosofie da portare avanti: sugli arrivi di Ibrahimovic e Kjaer ad esempio l’area tecnica ha dovuto forzare e ha avuto il via libera per portare a termine le due operazioni solo dopo aver completato delle cessioni che gli hanno consentivo di avere budget per pagare gli ingaggi dei due giocatori “non giovani” e solo per 6 mesi. Di fatto, con l’addio di Boban torna in bilico anche il futuro dei due giocatori".