BRUNO HENRIQUE - “Non lo vedevo bene come passo, le qualità le riconosco. Poi quanto sia stato pagato e se è stato il giocatore più importante della campagna acquisti non mi interessa, decido io chi gioca e se non ha la brillantezza giusta, il passo giusto, non lo faccio giocare. Quando starà bene a livello di passo giocherà. In Brasile i ritmi non sono gli stessi, c’è tanta qualità, ma meno ritmo, quindi calarsi nei campionati europei a livello fisico è un po’ difficile. E’ un po’ indietro con la lingua, ma già questa settimana l’ho visto meglio”.
QUAISON - “L’ho provato da prima punta perché abbiamo solo Nestorovski davanti, così lui è l’unico che si può adeguare a quel ruolo. I giocatori bravi possono coesistere sempre, basta avere un po’ di equilibrio in campo. Bisognerà vedere il momento della partita. Domani giochiamo da penultimi contro il Milan, non possiamo pensare di schiacciarli”.
LO FASO - “E’ un talento grandissimo, se ha la bravura di continuare a ricercare il miglioramento può diventare un giocatore molto importante, così come altri giocatori che abbiamo. Sallai, Balogh per esempio. Devono avere un po’ di tempo, ci vuole pazienza, i giovani sbagliano di più, è normale. Io non ho paura a far giocare un sedicenne, se è bravo. Ero già tentato di farlo giocare in queste settimane, magari questa sarà la volta buona. Io sono stato un giocatore di quel tipo, così ho un occhio di riguardo per questi giocatori. Lo Faso dall’inizio? A Cagliari se non si fosse fatto male Rispoli sarebbe entrato. Per domani vedremo”.
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