IRRISPETTOSI - "Le regole sono chiare: stare a casa e usare tutte le precauzioni igieniche possibili. Vedo in tv ancora troppa gente per strada. Non va bene. L’avversario è un nemico silenzioso, subdolo. È la prima volta nelle nostre vite che ci troviamo ad affrontare una sfida come questa e per vincerla serve il contributo di tutti. Dobbiamo farlo per noi, per il prossimo e per chi è impegnato al fronte: medici, infermieri, operatori sanitari. Il modo migliore per ringraziarli è osservare le regole".
PAURA - "Contagi alla Samp? La prima reazione fu di allarme. Mi sono spaventato. Poi però, parlando con i calciatori e sentendo che la situazione era sotto controllo, mi sono tranquillizzato".
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