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Coronavirus: le misure dell’Atalanta per l’alto rischio di contagio

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In autoisolamento fino al 24 marzo: esattamente 14 giorni dopo Valencia-Atalanta. E’ la scelta del club nerazzurro dopo la notizia della positività di cinque tesserati del Valencia: Garay (che era infortunato), Gayà (titolare in entrambe le...
Fabrizio Romano

In autoisolamento fino al 24 marzo: esattamente 14 giorni dopo Valencia-Atalanta. E’ la scelta del club nerazzurro dopo la notizia della positività di cinque tesserati del Valencia: Garay (che era infortunato), Gayà (titolare in entrambe le gare), Mangala (schierato solo in Spagna), il collaboratore tecnico Camarasa e il dottor Aliaga. "Confermati isolamento domiciliare e rispetto delle norme igieniche come da indicazioni dell’istituto Superiore di Sanità, prassi già messa in atto sin dal rientro dalla trasferta di Valencia", si legge nel comunicato del club.

Non sono previsti tamponi, l’unica accortezza richiesta ai giocatori è segnalare eventuali casi di febbre. Per il resto ai fini pratici non cambia nulla, non ci si muove dai luoghi già scelti per la quarantena: Zingonia (Gasperini e i giocatori senza famiglie a Bergamo) o le rispettive case. Unica variazione, la data della ripresa degli allenamenti: prima fissata per oggi e già posticipata a mercoledì, ieri è stata procrastinata fino al 24.