Di Canio: “Non c’entra niente. Io ci andavo di corsa in ritiro, ci stavo 50/60 giorni per fare ciò che ho praticato da bambino, per sfogarmi e per sapere di essere importante a livello di sfogo sociale. Fanno tamponi a tutti in ritiro, mi sarei chiuso volentieri. Il rischio 0 non ci sarà mai, per questo io mi arrabbio”.
Bergomi: “Mandiamoli a casa allora i giocatori”.
Di Canio: “Domani posso andare a correre dall’altra parte di Roma in modo libero. La leggerezza ci sarà, anche i giocatori potranno fare errori, questo dico, senza il ritiro, tornando a casa”.
Capello: “Signori, ma tutti quelli che perdono il posto di lavoro? Che sono in cassa integrazione? Andiamo sul politico ora”.
Bergomi: “Demagogico”.
Capello: “Non è demagogico, ma che”.
Bergomi: “Troppo facile, troppo, ti prendi l’applauso ora, ma non è giusto”.
Capello: “Ma no, è quello che penso, non mi interessa l’applauso”.
Caressa mette fine al dibattito: “La discussione è oziosa, il ritiro di 40 giorni non ci sarà”.
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