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Calzona: “Osimhen era stanco, non ha nulla di particolare. Kvara fa tutto ciò che chiedo”

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Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha parlato dopo il pareggio contro il Cagliari a DAZN e in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni riportate da Tmw: “Sapevamo che il Cagliari in casa parte e finisce molto forte. Abbiamo perso...
Marco Astori

Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha parlato dopo il pareggio contro il Cagliari a DAZN e in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni riportate da Tmw: "Sapevamo che il Cagliari in casa parte e finisce molto forte. Abbiamo perso tanti palloni e questo ci ha condizionato. Non siamo stati bravi a concretizzare due occasioni nel finale, ma siamo stati ordinati e questo mi piace. Il problema è mentale, la squadra ha una buona condizione fisica, l'ha dimostrato oggi e col Barcellona. Quello che posso rimproverare alla squadra è la gestione- Sapevamo che sarebbe stata una partita sporca, dovevamo calarci prima nella dimensione della partita".

OSIMHEN - "Era stanco, niente di particolare. Lui è un ragazzo fantastico, si è messo a disposizione e ha realizzato 2 gol in 2 partite. Troverà presto la condizione, la Coppa d'Africa lascia gli strascichi. Anche in Champions ce ne eravamo accorti che non fosse al top. I calciatori vogliono giocare sempre".


KVARATSKHELIA - "Per quanto riguarda la mia gestione, lui fa di tutto per fare quello che io gli chiedo. Magari si concentra talmente tanto da perdere la sua fantasia. Penso che a breve ci darà una mano, sono contento della sua disponibilità e questo mi fa ben sperare".

EGOISMO IN ATTACCO - "Sicuramente sono due occasioni importanti che dovevamo concretizzare. Non l'abbiamo fatto, ma sicuramente dovevamo stare più attenti sul lancio lungo nel finale. Ripartiamo domani, dalla gestione discreta dopo il gol fatto. Non possiamo fare altro".

PARLATO COI CALCIATORI - "Io ho avuto colloqui singoli e di gruppo, in questi pochi giorni dal mio arrivo, ho trovato una squadra che si è messa subito a disposizione. Ci serve tempo, anche se è poco, perché i problemi non si risolvono da un giorno all'altro. Voglio ripartire dalla disponibilità dei ragazzi che mi ha sorpreso in positivo. Siamo legati ai risultati, io devo mettere la squadra in condizione di far bene. Spero di ritornare in una condizione buona".

EUROPA - "E' chiaro che nella situazione in cui siamo dobbiamo pensare partita per partita, scendere per vincere e poi tirare le somme. Vedremo alla fine dove saremo arrivati. Finché la matematica non ci condanna, dobbiamo aspirare al massimo".

FUTURO - "Giocheremo due gare importanti contro Sassuolo e Barcellona. Rischio ipnosi e pensare solo alla Champions? Finché la matematica non ci condanna dobbiamo aspirare ad arrivare più lontano possibile. Passare il turno sarebbe grandioso, poi però c'è il Sassuolo. Dobbiamo pensare partita per partita, perché il momento ci obbliga a fare così".

PROBLEMA MENTALE - "La squadra sta abbastanza bene, Anguissa è venuto fuori bene così come gli altri. Il problema è solamente mentale. Dobbiamo stare in partita, fare più movimento. Abbiamo iniziato ad essere più squadra, ma lo facciamo a tratti e questo mi fa pensare che il problema sia mentale".

CONDIZIONE FISICA - "Il problema non è la condizione fisica, è mentale. Sapevamo che il Cagliari è una squadra che tiene la palla alta ed è lì che dobbiamo migliorare. Dobbiamo ricominciare a giocare a calcio, se accettiamo la partita sporca, non siamo capaci a farlo. Non deve essere la nostra arma. In questo periodo non puoi incidere fisicamente perché giochi ogni tre giorni. Da parte nostra non c'è stato nessun grande input fisico, ma solo tenere i giocatori nella condizione che sono".

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